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Morese: ”Se fossi un consigliere
comunale mi asterrei dal voto sul 5g”

PORTO SAN GIORGIO - Il segretario di Fratelli d’italia interviene sulla mozione presentata dai consiglieri Bisonni, Lanciotti, Catalini sulla spinosa questione delle rinnovate tecnologie implementate dalla telefonia mobile. Tanti gli interrogativi nel merito diretti al sindaco Loira, giovedì il voto nell'assise comunale

 


“Se fossi consigliere comunale, mi asterrei dal voto sulla mozione del 5g, anzi a dirla tutta uscirei dall’aula nel momento della votazione”.

Anche il segretario di Fratelli d’italia, Emanuele Morese (foto), interviene sulla mozione presentata dai consiglieri Bisonni, Lanciotti, Catalini sulla spinosa questione del 5g.

“Giovedì l’assise comunale si troverà a discutere di una mozione fondamentale per il territorio. Già 35 comuni della provincia di Fermo hanno sottoscritto un’intesa per bloccare l’installazione di antenne 5g. A questi comuni non si è unita né Porto San Giorgio né Porto Sant’Elpidio”, spiega Morese.

“Da cittadino mi interrogo per il bene della mia città, dell’Italia e per la salute dei miei concittadini. Possibile che un argomento così importante non abbia trovato spazio di confronto tra i sangiorgesi, per informarli sulle scelte prese?”, prosegue la missiva ufficiale.

“Non voglio entrare nel dibattuto merito della salute, che poi è l’oggetto della mozione che la maggioranza pone a sé stessa, ma mi chiedo: può un comune regolamentare la questione? Il recente decreto Cura Italia ha stabilito norme a tutela dei gestori telefonici e la legge Gasparri equipara le antenne ad opere di urbanizzazione primaria e strategica per lo Stato. Può il sindaco bloccare questo processo?”.

“E’ buffo immaginare che il sindaco Loira sia sempre pronto ad intervenire sulla più piccola questione sollevata dall’opposizione per poi scomparire quando è la sua stessa maggioranza a porre il problema. Cosa farà il sindaco, che è anche avvocato, firmerà un’ordinanza dal nullo valore esecutivo come gli chiedono i civici che lo sostengono? Sindaco qual è la tua posizione? Queste antenne fanno male? Quali benefici portano? Lo stato ha incassato 6,5 miliari di euro per la vendita delle frequenze ai gestori, noi blocchiamo questo progetto mandando i vigili urbani?”, chiede ancora Morese.

“Insomma di interrogativi ce ne sono molti e di risposte nemmeno l’ombra. Ma non è un caso. Se ancora non fosse chiaro cosa il comune può fare e cosa no, una cosa da fare ci sarebbe e si tratta del piano antenne. E’ dal 2012 che l’attuale assessore dottor Silvestrini aveva questo incarico, prima come presidente di commissione poi con delega diretta, ma del piano nemmeno l’ombra. Sarà un caso anche questo?”.

“Se oggi un gestore dovesse installare un’antenna, potrebbe avviare una trattativa anche con il privato, non vigendo un piano antenne, con il risultato che i cittadini tutti si beccherebbero le onde ma i privati pochi, i soldi per l’installazione dei ripetitori. Non si potrebbero far installare in luoghi sicuri e pubblici facendo incassare il comune? Altro interrogativo senza risposta”, pungola il segretario di FdI.

“Se fossi consigliere comunale, mi asterrei dal voto sulla mozione del 5g, anzi a dirla tutta uscirei dall’aula nel momento della votazione per una questione di informazione e di merito. Chissà che qualche consigliere non legga queste mie riflessioni, lasciando la patata bollente nelle mani della maggioranza. In qualunque caso, giovedì, a perde, sarà la Porto San Giorgio che pone domande e a cui viene sempre risposto con codardia picche”.


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