Addio Vincenzo. La città piange la scomparsa di uno dei decani del commercio di prodotti ittici. Ieri sera, infatti, all’età di 88 anni, tra l’affetto dei suoi cari con in testa la moglie Rosa e i figli Mirella e Roberto, quello che da molti era considerato un decano tra i commercianti ittici. Vincenzo, infatti, nato a Fermo ma da tutta una vita a Porto San Giorgio, fino a pochi mesi fa, fino a quando la malattia non lo ha costretto a casa, ha continuato a lavorare e a interessarsi delle faccende di lavoro, appunto, con le redini dell’azienda Itti Adriatica, da lui fondata insieme ad altri due soci, nelle mani dei figli.
Un uomo con alle spalle oltre 60 anni di lavoro, quando iniziò a muovere i primi passi nel commercio del pesce con Benedetto Di Stefano, anni di sforzi, di molti momenti difficili, un commerciante che ha vissuto dall’alluvione di Firenze alle nevicate storiche a Colfiorito, che ha viaggiato da Torino a Bari, l’Italia in lungo e largo per portare avanti la sua attività che, insieme alla famiglia, ha rappresentato un capisaldo della sua vita. Un’esistenza che lo ha ripagato con il rispetto di chi lo ha conosciuto e l’affetto dei suoi familiari che gli sono rimasti a fianco fino all’ultimo respiro. Un uomo determinato, ben voluto e stimato. Domani, alle 9,45, nella chiesa di Santa Maria a Mare l’ultimo saluto al ‘decano’ con i familiari stessi che, seppur nella tragedia per aver perso quello che consideravano ‘il pilastro di casa’ almeno potranno rendere omaggio al loro caro, come pure i tanti amici e conoscenti, senza le ferree restrizioni della Fase 1 del Covid che limitavano drasticamente la partecipazione alle esequie. Alla famiglia Vesprini le condoglianze della redazione di Cronache Fermane per la grave perdita.
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