di Andrea Braconi
Sabato scorso ha protocollato le sue dimissioni, dicendo basta dopo 5 anni esatti dall’inizio del mandato. Maria Teresa Mircoli non è più sindaco di Monterubbiano, a meno di un clamoroso passo indietro entro i termini previsti dalle legge. Passo indietro che però, almeno da quanto trapela in queste ore, non è sicuramente dell’agenda dell’ex prima cittadina che anzi rilancia e si prepara ad una conferenza stampa di resoconto di un lustro alla guida del Comune della Valdaso.
Una decisione, la sua, che ha lasciato inevitabili strascichi nel paese. In un momento storico caratterizzato da un’emergenza sanitaria dove proprio le figure dei sindaci sembrano ergersi ad autentici baluardi delle rispettive comunità, la Mircoli ha staccato la spina, ponendo la parola fine alla propria esperienza amministrativa e lasciando ogni incombenza ad un commissario prefettizio che dovrà traghettare Monterubbiano verso le elezioni che, stando ai rumors di Governo, dovrebbero tenersi tra settembre ed ottobre.
E proprio la tornata elettorale, a questo punto, non potrà che essere condizionata da questa scelta improvvisa della Mircoli, aprendo scenari fino alla scorsa settimana imprevedibili.
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