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Marcozzi (FI): “Per noi le priorità
sono imprese e famiglie,
dalla giunta regionale solo briciole”

CRITICA - La capogruppo regionale FI: "201 milioni sono a malapena la metà delle risorse di cui la nostra regione ha bisogno non tanto per ripartire, quanto almeno per rialzare la testa"

“Per noi di Forza Italia le priorità, oggi più che mai, sono imprese e famiglie. Invece l’amministrazione Ceriscioli vuole venderci una manovra da 201 milioni per una rivoluzione economica delle Marche. Ma non si rendono conto che ai marchigiani non basteranno annunci privi di contenuti e di fondi per cambiare idea sulla gestione fallimentare dell’amministrazione regionale”. Inizia così l’invettiva della capogruppo regionale Fi contro l’amministrazione guidata da Luca Ceriscioli che ieri si è riunita per un bilancio sul quinquennio di gestione delle Marche.

“201 milioni sono a malapena la metà delle risorse di cui la nostra regione ha bisogno non tanto per ripartire, quanto almeno per rialzare la testa. La pandemia ha aggravato la situazione delle Marche e fatto venire ulteriormente a galla tutte le falle di chi negli ultimi cinque anni ha gestito il territorio regionale. Nessun sostegno economico per le 68mila aziende marchigiane che hanno chiuso i battenti durante il lockdown, nessun aiuto alle famiglie, a partire da quelle numerose, con figli disabili o anziani, con componenti in cassa integrazione, che ancora non arriva, o disoccupati, nessuna presa di posizione sui ritardi del Governo nel sostegno all’economia e al sociale, nessun investimento sulle infrastrutture da sempre, tonnellate di macerie ancora ad asfissiare le zone terremotate che attendono la partenza della ricostruzione dopo anni dal disastro. Una Regione che ha anche dovuto subire il declassamento dall’Europa. E a Ceriscioli e company non basteranno ovviamente le briciole e qualche passerella per cancellare cinque anni di disastro amministrativo. E la loro fine politica e amministrativa è ormai alle porte, nonostante il goffo tentativo di voler accelerare sulla data delle elezioni con una regione che ancora registra casi di Coronavirus. E basterebbe questo per descrivere chi ha avuto in mano le redini della nostra regione per un quinquennio”.


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