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Misure per la ‘ripartenza delle Marche’,
Ceriscioli e Cesetti: “Manovra
corposa per sostenere subito la ripresa”

ECONOMIA - Dalla Regione: "Al via in Consiglio regionale alla manovra per le misure straordinarie e urgenti per l’economia, il lavoro e il welfare connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19 per la ripartenza delle Marche"

“Al via in Consiglio regionale alla manovra per le misure straordinarie e urgenti per l’economia, il lavoro e il welfare connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19. Il Consiglio regionale, riunito d’urgenza come richiesto dall’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, sta esaminando la Proposta di legge della giunta regionale per le misure straordinarie e urgenti per l’economia, il lavoro ed il welfare connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19, per un totale di 106,7 milioni di euro, che rientra nella manovra di 211,7 milioni di euro complessivi approvata dalla Giunta regionale il 15 maggio”. E’ quanto annunciano dalla Regione.

“Si tratta – afferma il presidente Luca Ceriscioli – di una manovra straordinaria, corposa e complessa per la ripartenza delle Marche che stanzia importanti risorse per sostenere in modo rapido la fase della ripresa e del rilancio della regione. La modalità di erogazione che i nostri uffici stanno mettendo a punto, per distribuire le risorse dell’intera manovra, sarà molto agile e si basa sul concetto della fiducia delle istituzioni nei confronti dei cittadini, che potranno accedere a una piattaforma, farsi riconoscere attraverso un sistema di identificazione forte, inserire il proprio Iban e con pochi click inviare la propria domanda di contributo”.

Per quanto riguarda i tempi, specifica l’assessore Cesetti, “si conta di arrivare alle erogazioni prima possibile, consapevoli che l’urgenza costituisce la cifra della differenza. Importante il contributo che sta dando il Consiglio Regionale di cui verranno recepite le proposte e i contributi aggiuntivi di miglioramento”.

“In Consiglio è approdata la Pdl, per un totale di 106,7 milioni di euro, che – spiegano dalla Regione – prevede la sostituzione del vincolo originario dell’avanzo (ex art. 109 D.L. n. 18/2020) con un vincolo a favore di interventi necessari ad attenuare la crisi del sistema economico derivante dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19 che genera 58,5 milioni di euro per contributi una tantum e a fondo perduto a famiglie ed imprese; prevede poi un fondo, per 42,8 milioni di euro, per interventi di investimento, con contributi una tantum e a fondo perduto, connessi alla ripartenza del sistema economico e produttivo colpito dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19; un fondo corrente (ex D.L. n. 18/2020) per 2,4 milioni di euro per interventi Covid 19; il recupero entrata/spesa vincolata per imprese interventi Covid 19, 3,00 milioni di euro.

La Giunta regionale definirà la platea dei beneficiari da individuare in famiglie, imprese, lavoratori, professionisti nei pilastri sanità, sociale e sport, trasporti, imprese, agricoltura e pesca, famiglie, lavoro, territorio, edilizia abitativa e ambiente, turismo e cultura.

La Giunta definirà altresì il sistema di accesso che sarà il più rapido possibile, anche attraverso il meccanismo della autocertificazione (ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR n. 445/2000). Nel definire le specifiche misure terrà conto delle numerose mozioni e risoluzioni approvate dal Consiglio regionale e da ultimo dell’ordine del giorno della seduta odierna”.

“E, giova ribadirlo – sottolinea Cesetti – si tratta di risorse tutte aggiuntive rispetto a quelle già stanziate nel pur generoso Bilancio della Regione Marche 2020-2022, che già consolidava gli obiettivi del governo regionale, che sul versante finanziario si sono sempre concentrati sulle tre direttrici prioritarie della riduzione del debito, aumento degli investimenti, riduzione della pressione fiscale. E proprio la virtuosità delle politiche di bilancio della Regione Marche – conclude Cesetti – ha consentito di destinare a favore della Comunità regionale le risorse di questa manovra economica senza precedenti, tutte aggiuntive e senza fare ricorso in alcun modo all’indebitamento”.



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