E’ di qualche giorno fa l’annuncio del sindaco di Magliano di Tenna Cesetti Pietro di voler vendere l’azienda elettrica municipalizzata.
I cittadini ne hanno avuto notizia dai mass media. Il sindaco, nel suo annuncio, ha dato sommarie informazioni non supportate per il momento da nessun dato contabile certo, poiché lui stesso ammette che la valutazione dell’azienda avverrà solo in seguito con l’incarico ad una società esperta di Energy Advisors. Intanto ci si affretta a dire che dalla vendita ci si aspetta una entrata di 1.000.000 di euro nonostante il fatto che l’azienda sia in perdita di 65.000/70.000 euro all’anno da ormai 20 anni. La domanda è “chi acquisterà una azienda in perdita?”. Nonostante ciò i cittadini debbono esultare perché arriveranno soldi che miglioreranno per i prossimi dieci anni la vita dei maglianesi”. Inizia così la replica dell’ex sindaco di Magliano di Tenna, oggi capogruppo di Solidarietà per Magliano, Maria Federica Paoloni, in merito alle dichiarazioni del primo cittadino Pietro Cesetti e della volontà di vendere la società Magliano Energia.
Da oltre 60 anni l’azienda elettrica di Magliano di Tenna rappresenta un esempio per tutto il territorio del Fermano: i nostri amministratori nel 2002, quindi meno di 20 anni fa, hanno dimostrato coraggio e lungimiranza quando sono andati a chiedere al Ministero delle Attività Produttive, oggi Mise, non il benestare per la vendita, ma una concessione per la gestione dell’attività di distribuzione dell’energia elettrica. All’epoca era possibile una gestione in economia e lo stesso Ministero perseguiva l’obbiettivo di valorizzare le imprese distributrici diverse dall’Enel Distribuzione spa, per promuovere il pluralismo dell’offerta.
Oggi la tendenza è quella di arrivare ad una unica gestione sul territorio nazionale, pertanto le piccole aziende come la nostra, e ce ne sono tante in Italia di aziende municipalizzate ed altrettante di private, sono sottoposte a regole stringenti, a verifiche continue da parte del Ministero dello Sviluppo Economico perché il servizio di distribuzione sia svolto nel rispetto dei criteri di sicurezza, affidabilità, efficienza e minimo costo del servizio. Questo cambiamento di rotta dei nostri governanti ha costretto la nostra azienda ad adottare una organizzazione più avanzata che va oltre le nostre risorse e capacità.
Il sindaco Cesetti all’inizio del suo mandato, un anno fa, ha deliberato con un atto di Giunta il cambiamento del nome dell’azienda che oggi si chiama Magliano Energia, e per il cambiamento del logo sono stati spesi soldi pubblici, successivamente ha comunicato in Consiglio Comunale la sua intenzione di fare la guerra ai morosi quando in realtà sono state semplicemente adottate le misure dell’Autorità, già imposte agli altri sindaci per legge. Viste le premesse e le competenze del sindaco ‘ragioniere commercialista’ abbiamo sperato in un cambio di passo nella gestione della nostra azienda, invece, il matrimonio Cesetti/Magliano Energia, dopo soli 4 mesi, è terminato. Il sindaco ha deciso di vendere tutto e non ha nemmeno tentato di gestire l’azienda. E’ evidente che il nostro primo cittadino vuole velocemente realizzare il guadagno per poterlo investire in opere pubbliche. Avremo modo in futuro di conoscere i suoi progetti.
Per il momento vorrei ricordare al nostro primo cittadino che chi lo ha preceduto non ha avuto il coraggio di vendere l’azienda elettrica perché ha cercato di trovare vie alternative pur di mantenere il patrimonio immobiliare nella proprietà dell’ente.
Nel 2010 la società Energy Advisors srl ha fatto una valutazione del patrimonio immobiliare e della gestione aziendale, successivamente, agli atti del Comune, professionisti del territorio e l’ufficio ragioneria del Comune, hanno relazionato sull’andamento della nostra azienda fino al 2016. Da tutti questi documenti non risulta la perdita di cui (il sindaco) parla.
Altrettanto doveroso da parte mia è ricordarle che negli ultimi 20 anni non sono mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, nel mio mandato è stato anche fatto l’intervento di miglioramento energetico della pubblica illuminazione per un importo di 75.060,72 euro.
Chi l’ha preceduto ha avuto il coraggio di accettare tutti i rischi di questa attività d’impresa, compreso quello di una improvvisa interruzione della corrente. Gli interventi fatti non sono stati sufficienti, ma sicuramente hanno migliorato il servizio. Non le permetteremo di dire che a Magliano di Tenna se cade un fulmine va via la corrente perché questa affermazione non corrisponde al vero.
Per concludere, il sindaco si comporti da buon amministratore: prima di sottoporre al Consiglio Comunale la questione della vendita di ‘Magliano Energia’, affidi, con un atto di giunta l’incarico di verificare lo stato patrimoniale e gestionale ad una società esperta. Successivamente, con la relazione in mano, inviti i cittadini ad una pubblica assemblea e spieghi loro le sue ragioni e, soprattutto, li ascolti anche con uno strumento referendario se occorre. Solo dopo convochi il Consiglio Comunale per deliberare. Si intende alienare un bene pubblico ed un servizio pubblico: Magliano di Tenna senza la sua azienda elettrica non sarà più lo stesso paese”.
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