di Simone Corazza (foto Simone Corazza)
Una festa della Repubblica diversa, sì, perché è mancata la partecipazione della popolazione, dei bambini, delle scuole, dei cittadini. Ma dai significati e valori assolutamente immutati. Anzi, rafforzati. Questa mattina il prefetto Vincenza Filippi ha infatti presieduto le celebrazioni per il 2 Giugno al parco del Girfalco, nel capoluogo di provincia. “Quest’anno la ricorrenza dell’anniversario della Repubblica cade in un periodo segnato ancora dall’emergenza nazionale dettata dalla pandemia del Covid19. E pertanto – ha spiegato proprio il prefetto Filippi – alle celebrazioni sono apportate delle modifiche rispetto all’assetto organizzativo consolidatosi in ambito provinciale negli anni precedenti”. Infatti alle 11 il prefetto ha deposto una corona d’alloro dinanzi al Monumento dei Caduti nel piazzale del Girfalco, con la cerimonia dell’alzabandiera, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine.
Il prefetto, in una cerimonia toccante soprattutto per il clima a tratti surreale ma intriso di emozioni e di voglia di unità, ha letto, non senza un momento di intima commozione, il messaggio del presidente della Repubblica, Mattarella. Presente anche l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio che ha benedetto la corona e letto il suo messaggio di speranza, in un contesto, si diceva, quasi surreale, segnato solo dagli inni di Italia e d’Europa e dal ‘silenzio’ scandito dalle note di una tromba. Alla cerimonia anche le più alte cariche civili del territorio tra cui il sindaco Paolo Calcinaro, il senatore Francesco Verducci, l’assessore regionale Fabrizio Cesetti, la presidente della provincia, Moira Canigola, il consigliere regionale Francesco Giacinti. Presente anche il presidente del Tribunale, Bruno Castagnoli. Al Girfalco anche diverse associazioni presentatesi, però, spontaneamente.
“La cerimonia – le parole del prefetto – solo per quest’anno non è stata preceduta dalla solenne messa officiata in cattedrale secondo le intese con l’arcivescovo di Fermo” che, appunto, ha benedetto la corona sul piazzale. Nessuna formazione militare, come da disposizioni prefettizie legate al contrasto del contagio da Covid19, presente alla cerimonia. Dunque nemmeno il tradizionale picchetto interforze solitamente schierato sul piazzale. Al termine della cerimonia, il prefetto Filippi, accompagnata solo dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, si è recata in piazza del Popolo, dinanzi alla targa commemorativa del 2 Giugno per un breve momento di raccoglimento.
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