di Giorgio Fedeli
Non molla la presa la Polizia di Stato della Questura di Fermo nella lotta alla criminalità e all’illegalità che serpeggia nel Fermano, in particolar modo a Lido Tre Archi. Anzi, gli spazi di manovra, per i criminali, si fanno sempre più limitati, ormai braccati senza tregua e messi all’angolo dagli agenti.
Anche ieri la Polizia, infatti, è tornata a passare al setaccio il quartiere più problematico del Fermano. E ancora una volta gli agenti sono tornati a casa con una vittoria contro l’illegalità: sì perché i poliziotti, schierati in forze sulla costa, con agenti della Questura di Fermo e i colleghi del reparto prevenzione crimine di Pescara in ausilio, hanno sorpreso due clandestini in un casolare disabitato. Nei loro continui pattugliamenti, i poliziotti, infatti, hanno notato strani movimenti all’interno del casolare. A quel punto è scattato il blitz. E all’interno dell’edificio le divise hanno trovato tre uomini di origini nordafricane. A seguito degli accertamenti, uno di loro è risultato in regola. Gli altri due, invece, sono risultati clandestini sul territorio nazionale.
E per loro, oltre al decreto di espulsione emesso dal prefetto su mandato del questore, è scattata anche la denuncia. Sì perché è risultato anche che i due erano già stati raggiunti da un precedente decreto di espulsione, non rispettato. Uno è un volto noto alle forze dell’ordine del Fermano, per reati di ogni tipo, l’altro sembra si trovasse ‘di passaggio’ a Fermo. Quali fossero le loro intenzioni o perché si fossero ritrovati nel casolare questo difficile dirlo dal momento che la Polizia è arrivata ‘prima’ che potessero muovere un qualsiasi secondo passo.
Dunque ancora un colpo all’illegalità, questa volta parliamo di immigrazione clandestina, quello inferto dalla Polizia di Stato che, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di mollare la presa con una battaglia contro il sottobosco criminoso sulla costa fermana in una battaglia quotidiana, su più fronti: dallo spaccio all’occupazione abusiva di immobili, dai reati predatori fino allo smascherare presenze sospette che vedono in Lido Tre Archi magari un buon ‘rifugio’. E un buon ‘rifugio’, con la Polizia in pianta stabile, sembra non esserlo più.
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