“Abbiamo trasmesso una lettera ai sindaci dei Comuni di Porto Sant’Elpidio, Amandola, Montefortino, Porto San Giorgio e Pedaso, al fine di invitarli all’adozione del principio di precauzione relativamente all’autorizzazione per l’installazione delle antenne 5G nel proprio territorio”.
Questo ha dichiarato Stefania Acquaticci, coordinatrice Vox Italia della provincia di Fermo, in riferimento ai recenti sviluppi del dibattito sull’istallazione delle nuove antenne che ha coinvolto i comuni.
“Ad oggi, secondo tutte le fonti pubbliche sinora consultate e disponibili – ha continuato Acquaticci – non esistono prove che l’uso della tecnologia 5G si possa considerare sicura per la salute e, dunque, sembra che tali frequenze siano state concesse all’industria senza che il Governo abbia seriamente valutato i rischi per la salute pubblica e per l’ambiente, esponendo di fatto la vita umana e animale ad una vera e propria sperimentazione considerando la mancanza di prove certe di assenza di rischio e la discordanza tra gli studi delle industrie del settore e quelli di enti indipendenti. Per questo motivo abbiamo chiesto ai sindaci di farsi certificare in via ufficiale dall’Arpam Regionale l’assoluta innocuità per la popolazione dell’eventuale esposizione alle radiofrequenze dello standard 5G, e richiedendogli inoltre di rendere noti i lavori scientifici su cui fonda la eventuale certificazione”.
“Infine – ha concluso la coordinatrice di Vox Italia – c’è una grave mancanza di democrazia nella gestione del problema 5G dovuta al non coinvolgimento della cittadinanza alla discussione, considerato che questa tecnologia è particolarmente impattante sulla vita di ciascuno di noi”.
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