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Il Covid non frena il capoluogo:
aiuti alle famiglie e scuole
«Ma serviranno fondi dallo Stato»

FERMO - Con i buoni alimentari raggiunti 2.289 nuclei familiari. Sul fronte dei lavori pubblici massima attenzione su istituti scolastici, impianto di risalita e scogliere di Marina Palmense
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di Andrea Braconi

È sul doppio binario sociale / lavori pubblici che la città di Fermo sta rimettendo fuori la testa dopo la tempesta Covid. Ad approfondire le azioni degli ultimi mesi e quelle in essere sono il sindaco Paolo Calcinaro e gli assessori Ingrid Luciani e Mirco Giampieri.

“Ovviamente siamo attivi su più fronti – precisa il primo cittadino -. Martedì abbiamo approvato il bilancio consuntivo con un avanzo di 1 milione per gli investimenti, 500.000 di bilancio e un indebitamento finale che si porta a 40,6 milioni, rispetto ai 48,6 del bilancio 2014, quello con cui siamo partiti”.

Un’Amministrazione che, rimarcano all’unisono i tre membri della Giunta, pensa al futuro della città. E un altro dato importante verrà presentato la prossima settimana, quello relativo alla Tari nei confronti delle attività commerciali, soprattutto quelle più colpite dall’emergenza, dato che sfiorerà il milione di euro e, secondo Calcinaro, sarà molto incisivo e significativo per chi ha avuto problemi maggiori.

IL SOCIALE

Di fronte a quanto accaduto di recente, prima di elencare le cose fatte vanno ringraziati tutti i soggetti e le realtà che dal marzo scorso si sono spese per aiutare, sia fisicamente che economicamente, il Comune. Compito che spetta all’assessore Giampieri, delegato ai Servizi Sociali. “Penso al dirigente Della Casa, al coordinatore d’Ambito Ranieri, alle ditte che hanno fatto donazioni come lo scatolificio Valtenna grazie al quale sono potuti partire i lavori presso la struttura della Bottega delle Idee per la realizzazione di un ascensore. Grazie alle associazioni, ai centri sociali per la distruzione di pacchi alimentari e card per la spesa, grazie a chi ha versato direttamente soldi e al grande lavoro de Il Ponte”.

Ad inizio marzo, con il blocco dei servizi, sono iniziate le richieste di aiuto e di sostegno. “Dal Ministero sono arrivati 240.000 euro per buoni alimentari: abbiamo deciso di farli a fasi, aggiungendo anche dei soldi comunali, per dare ampio respiro alle famiglie. Sono state raggiunte 2.289 nuclei familiari e con una riserva che ci siamo lasciati abbiamo fatto un ripasso sui nuclei familiari che ancora non avevano usufruito della cassa integrazione. Poi sono arrivati sostegni da Legge 30 e contributi sugli affitti. Insomma, abbiamo lavorato a 360 gradi per le persone bisognose”.

E poi i bambini, che secondo Giampieri non sono stati affatto considerati durante l’emergenza. “Ci siamo attivati per i centri estivi, ad oggi abbiamo 8 autorizzazioni (Santa Petronilla, Centro Sociale Lido Tre Archi, scuola San Tommaso e Montepacini) e se ne stanno esaminando altri 4-5”.

Gli interventi, aggiunge, si stanno focalizzando su tre punti: l’educativa domiciliare (“Purtroppo sospesa e rimodulata con interventi telefonici”), i centri diurni, con la rimodulazione dei contratti con le cooperative e la messa in sicurezza per chi li frequenterà; la riapertura del Montessori (“Non ci è stata data una linea guida ma le hanno dovute riscrivere i centri che hanno la convenzione con l’Asur. In questi giorni è stato fatto un sopralluogo per vedere tutte le pratiche da mettere in atto per il rispetto delle normative anti Covid”).

“Pensiamo che nei prossimi mesi si dovrà continuare ad intervenire – conclude -. La preoccupazione è soprattutto per settembre, con il dubbio se le piccole attività a conduzione familiare riusciranno a mantenere i proprio dipendenti. Stiamo facendo un ragionamento con l’Ambito per capire come usare il fondo per la povertà, ma sicuramente serviranno aiuti ministeriali”.

Secondo Calcinaro i rischi vengono da due situazioni. “Intanto il 31 agosto finirà il blocco dei licenziamenti e poi c’è il discorso della stagionalità per quelle attività che si reggono su un’estate che, se non sarà all’altezza delle aspettative, metterà molti in difficoltà nei mesi successivi, venendo a mancare la liquidità”.

Il sindaco non esclude che fondi straordinari possano venire da una rimodulazione della manovra di tassazione sul fisco locale, con un rifinanziamento dei servizi sociali. Ma un’altra operazione dei buoni pasto, rimarca, sarà possibile solo se verrà rifinanziata a livello statale.

I LAVORI PUBBLICI

C’è poi tutto il fronte dei Lavori Pubblici, a partire dalle scuole. Qui Calcinaro non lascia spazio ad fraintendimenti. “Guardando i quotidiani nazionali ogni giorno se ne vede una: plexiglas, mascherine, doppi turni. Ma a noi serve avere al più presto una linea guida su cui lavorare. Sul plexiglas stiamo anche vedendo strutture amovibili e non claustrofobiche per poter affrontare questo tipo di indicazione, però speriamo ci vengano date indicazioni concrete anche sul decorso del virus. Nessuno ha la verità in tasca, ma un annuncio diverso al giorno ci disorienta abbastanza”.

Insomma, per ripartire servono certezze che al momento non arrivano. Il Comune, però, non è rimasto con le mani in mano e, al contrario, una volta terminata la Fase 1 ha subito riaperto i vari cantieri.

“Sulle scuole si raccolgono i frutti di una programmazione importante fatta in questi anni – specifica Luciani -. Il nuovo Polo deriva da un evento emergenziale come il terremoto e devo dire che abbiamo un buon ritmo di marcia: sono iniziate le opere di urbanizzazione e per la viabilità di innesto su via Salvo D’Acquisto, tra un po’ si inizieranno a vedere la rotonda e i parcheggi laterali”.

Riguardo al ponte per l’attraversamento degli studenti e del personale della scuola, è stata affidata la progettazione, mentre permangono le problematiche legate al trasporto scolastico in conseguenza delle misure anti-Covid. Problematiche riguarda alle quali il sindaco confida in un miglioramento, al fine di evitare gravi problemi di viabilità al momento dell’avvio dell’anno scolastico. “Abbiamo fatto una riunione e se non si muove qualcosa il nostro piano rischia di saltare”.

Procedono i lavori di adeguamento sismico della Salvano, finanziati lo scorso anno dal Miur con un importo di 758.000 euro. Pur essendo opere onerose, specifica l’assessore Luciani, l’auspicio è che si vada verso una conclusione rapida.

Sulla scuola di Villa Vitali, destinata a diventare un polo montessoriano, è stata fatto un sopralluogo per il secondo stralcio inerente l’adeguamento sismico. “La ditta dovrebbe iniziare tra due settimane, ci sarà la consegna dei lavori e poi a seguire dovremo occuparci dell’affidamento del terzo stralcio, cioè quello delle finiture dell’intero polo. Diventerà una struttura di eccellenza con una distribuzione interna funzionale, per lavori che complessivamente prenderanno due anni”. Al riguardo Luciani evidenzia come sia fondamentale potenziare il più possibile il trasporto scolastico ed incentivare quelle forme di trasporto condiviso dell’utenza, “una soluzione che a che vedere con la vivibilità generale della città e con un cambiamento di fruizione incentrato sulla mobilità sostenibile”.

Avanti tutta anche per le primarie Santa Andrea e Don Dino Mancini, mentre per la Leonardo Da Vinci la progettazione risulta più complessa in virtù di un importo più alto. “Si è chiuso il termine per la presentazione delle offerte e c’è la commissione che deve valutare l’offerta progettuale”.

La città, però, attende anche altre opere, a partire dal completamento dell’impianto di risalita dal lato nord. “Alla fine del mese partiranno i lavori per il blocco C. È stata acquisita la progettazione esecutiva che vede un intervento molto meno invasivo: la ditta andrà a posizionare una coppia di ascensori nella porzione dell’ex tipografia, di fronte all’arrivo delle due scale mobili, per lo stesso importo residuale del contratto concluso, cioè 330.000 euro”.

Cruciale anche il punto sui 600 metri di scogliere a Marina Palmense. “Quando siamo arrivati – ricorda – il finanziamento stava per essere tolto e la progettazione necessitava di una variante. Nel tempo abbiamo acquisito anche un cofinanziamento dello Stato e c’è stata grande collaborazione da parte dei privati per un’opera importante che, con il tempo, farà vedere i suoi frutti”.

Anche per l’ex Mercato Coperto qualcosa si muove, con la chiusura del termine per la presentazione delle offerte per un intervento di oltre 3 milioni, di cui una parte destinata alla ristrutturazione e un’altra all’efficientamento energetico. Un unico stralcio, per il recupero di una struttura fondamentale per il centro storico cittadino e non solo.


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