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Infernaccio, accesso chiuso al laghetto
della Sibilla Ciaffaroni: “Verifichiamo i rischi”

MONTEFORTINO - Disposta la chiusura temporanea e parziale del percorso escursionistico E9. Confronto nei giorni scorsi tra istituzioni per armonizzare i rispettivi provvedimenti di Comune e Parco
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di Andrea Braconi

All’esito delle valutazioni tecniche di pericolosità dell’area nella quale ricade il laghetto della Sibilla, formatosi a seguito dei crolli provocati nel 2016 dal sisma, il sindaco Domenico Ciaffaroni deciderà se modificare o meno la sua decisione impressa nell’ordinanza firmata il 9 giugno. Nel documento, infatti, il primo cittadino stabilisce la chiusura temporanea e parziale del percorso escursionistico E9 nel tratto dal secondo bivio di accesso a San Leonardo al Fosse delle Vene.

Ho dato incarico ad un geologo di effettuare un’attenta verifica sulla possibilità di crolli – spiega Ciaffaroni – perché a seguito del terremoto ci sono state una serie di chiusure e riaperture, sia da parte del Comune che del Parco, e credo sia arrivato il momento di capire il reale pericolo di quella zona”.

Nei giorni scorsi c’era stato un confronto varie istituzioni durante il quale Ciaffaroni, oltre a rimarcare l’importanza strategica dell’Infernaccio (evidenziando anche la decisione della Lonely Planet di inserirla tra le destinazioni più belle al mondo) aveva lanciato l’invito a raggiungere una sorta di armonizzazione dei rispettivi provvedimenti al fine di evitare quella confusione che, purtroppo, dal punto di vista sentieristico negli ultimi anni ha visto protagonista quella porzione di Sibillini.

Tra le decisioni del Comune e quelle del Parco, infatti, la Prefettura, dietro segnalazione del Comandante del Reparto dei Carabinieri competente, aveva cercato di fare chiarezza invitando da un lato il sindaco a fare un passo indietro sulla riapertura del sentiero disposta ad inizio maggio e dall’altro lo stesso Ente Parco ad apporre un’apposita segnaletica.

Ma a spingere Ciaffaroni verso quella direzione è stato anche l’enorme afflusso di turisti riscontrato nelle ultime settimane. “Il 2 giugno avremo mandato via almeno 1.000 persone, chiudendo la strada intorno a mezzogiorno. Domenica scorsa, invece, le macchine arrivavano addirittura al bivio di Isola. Per garantire la massima sicurezza possibile, siamo sempre presenti con la nostra Protezione Civile, così come sono sempre operativi i Carabinieri Forestali”.


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