di Pierpaolo Pierleoni
Circa 100 famiglie già arrivate, tante altre che raggiungeranno la struttura tra qualche giorno, quando oltre alle piazzole per camper e roulotte, si attiveranno anche i bungalow. La stagione 2020 del Verdemare è partita a tutti gli effetti. Lo ha fatto con una festa ieri pomeriggio che ha celebrato sia l’agognata riapertura, sia i 90 anni del titolare Felice Chiesa, entusiasta e battagliero più che mai. Emozioni straordinarie quelle vissute dall’imprenditore turistico, che non nasconde la commozione. “E’ stata una giornata indimenticabile – racconta Chiesa – Ieri mattina ho fatto il giro delle piazzole regalando delle rose a tutte le donne, ne ho distribuite un centinaio, 90 di loro piangevano quando gliele ho consegnate. Ho visto davvero tanta emozione da parte dei clienti nel varcare il cancello, il commento più frequente era: finalmente a casa!”
A Marina Palmense ieri c’erano tutti i soci del Verdemare, la famiglia di Chiesa, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e l’assessore Mauro Torresi. C’erano soprattutto visitatori da tutta Italia, soprattutto dalle regioni del nord, già arrivati per godersi di nuovo le vacanze nel Fermano. “Le previsioni sono buone – commenta il proprietario del camping – c’è già un bel movimento, sono arrivate già tante famiglie, molti sono tornati dopo aver fatto le vacanze in altre strutture negli anni di chiusura forzata del Verdemare. Da sabato apriremo anche i bungalow, entro la fine del mese saranno pronte anche la piscina e l’area sportiva. Per il momento sono arrivati soprattutto clienti dalle regioni del nord Italia, ma anche molte persone dall’Umbria e dal Lazio”.
Più difficile, per quest’anno, vista l’emergenza Covid-19, il movimento dall’estero, anche se Chiesa da lungo tempo vanta contatti in alcuni Paesi, in particolare Repubblica Ceca e Russia. “Avevo 700 persone dalla Russia pronte a venire a trovarci, ma credo che sarà per l’anno prossimo. In Repubblica Ceca, invece, stiamo lavorando per portare circa 300 turisti a settembre, speriamo bene”.
E’ ancora forte l’amarezza per le tre stagioni ‘a porte chiuse’ a seguito del sequestro del campeggio e la lunga odissea giudiziaria, conclusa con un’assoluzione piena dal reato di lottizzazione abusiva. Una vicenda che ora attende l’appello, dato che la Procura della Repubblica di Fermo ha impugnato il verdetto di primo grado. “Ho vissuto questa storia con grande dolore – commenta Chiesa – Abbiamo dimostrato la nostra innocenza e correttezza. Sto raccogliendo tutte le mie riflessioni su questo procedimento in una brochure che intitolerò La mia verità. Ma ora voglio godermi questi momenti di gioia, perché veder ripartire la stagione è stato fantastico. Questo villaggio è la mia vita”.
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