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Dalla casa occupata sgomberata
e ‘blindata’ alla droga nella cassetta

della pubblicità, c’è anche un fermo:
pugno di ferro della Polizia

FERMO - Primo obiettivo del pomeriggio di controlli: lo sgombero e la messa in sicurezza di un appartamento in via Nenni, oggetto di ordinanza da parte del sindaco Calcinaro. Ma il pomeriggio è proseguito con perquisizioni e anche il fermo di un uomo allontanatosi con fare sospetto alla vista dei poliziotti
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di Giorgio Fedeli

Sono tornati, anche oggi, a Lido Tre Archi per controlli mirati, perquisizioni a 360 gradi, identificazioni e contrasto alle occupazioni abusive di case e appartamenti. Stiamo parlando dei poliziotti della Questura di Fermo la cui presenza, oggi, non poteva certo sfuggire all’occhio di residenti e passanti. Sì perché la Polizia di Stato si è presentata con diverse Volanti sia di Fermo che del Reparto Prevenzione Crimini di Pescara, con la Squadra Mobile, con in testa la nuova dirigente Maria Raffaella Abbate, la Scientifica e, in ausilio, il preziosissimo fiuto di Fancy, il cane antidroga del Gruppo della Guardia di Finanza del comando provinciale. Con loro anche due pattuglie della Polizia municipale e il sindaco Paolo Calcinaro. Sì perché uno degli obiettivi delle divise era proprio un appartamento dei quattro oggetto di ordinanza sindacale per la loro messa in sicurezza. Stiamo parlando di una dimora in via Nenni.

E proprio lì la prima tappa della Polizia. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento, già in passato oggetto di perquisizioni e occupazioni abusive, e vi hanno infatti trovato all’interno due persone che ora sono oggetto di accertamenti da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura. I poliziotti hanno perlustrato da capo a piedi l’appartamento le cui porte e finestre sono state poi ‘blindate’ con pannelli di acciaio per evitare nuove ‘irruzioni’. Da lì i poliziotti si sono spostati in un vano contatori e in un altro paio di appartamenti tra via Tobagi e via Moro, dove, però, sembra non essere emerso nulla di illegale. Nel corso dei controlli a tutto campo, la Polizia ha anche bloccato un uomo che, alla vista delle divise, ha provato a dileguarsi’. Ma il suo allontanamento, balzato subito agli occhi degli agenti, non è durato molto. In pochi minuti è stato rintracciato e fermato.

Nel frattempo, la Polizia ha scovato anche una dose di droga (all’apparenza cocaina) all’interno di una cassetta di quelle usate per lasciare materiale pubblicitario. E il fiuto di Fancy ha anche richiamato l’attenzione del finanziere dell’unità cinofila e dei poliziotti in un giardino, più precisamente su un tubo di plastica e un tombino per il passaggio dei cavi dell’elettricità. Insomma ogni angolo, ogni anfratto, ogni pertugio può essere un luogo ideale per occultare droga. Ma questa strategia usata dagli spacciatori, intenti ad ingegnarsi continuamente per nascondere le sostanze stupefacenti, è ben nota a poliziotti e finanzieri in un costante braccio di ferro tra legge e illegalità. E di certo la Questura di Fermo non ha intenzione, a quanto pare, di mollare la presa. Anzi. I continui controlli, sempre più mirati, sono la riprova di un evidente giro di vite contro il sottobosco criminoso che da troppi anni macchia la dignità e il decoro di uno dei quartieri, sulla carta, più belli della costa fermana.

 


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