Lorenzo non si arrende e conquista la licenza media, Corallini: “Ragazzo meraviglioso,
è il principe della nostra scuola”

di Paolo Paoletti

Quella di venerdì 11 giugno è stata una data speciale per la Scuola Secondaria di I Grado Da Vinci-Ungaretti di Fermo. Una data di festa ma anche di speranza per i tanti ragazzi disabili e le loro famiglie. Una data che dimostra come, con determinazione, sacrificio, coraggio e con le giuste persone vicino, partendo dalla famiglia,  gli obiettivi possono essere raggiunti. E così  Lorenzo Coccetti, alunno con disabilità molto complessa, ha sostenuto brillantemente, con modalità conformi alla didattica a distanza, il colloquio conclusivo per il conseguimento del diploma di licenza media. Un esame speciale che rappresenta senza dubbio una grande lezione di vita per tutti noi.

Un esame a tutti gli effetti, nessuna corsia preferenziale. Davanti a tutti i suoi insegnanti e alla dirigente Marinella Corallini, affiancato dalla sua docente di sostegno, Lorenzo ha eseguito, accompagnato alla chitarra dal Prof. del laboratorio di musica, la canzone “Volare” di Domenico Modugno, recitato la poesia “L’Infinito” con la sua professoressa di Italiano e sostenuto brevi conversazioni sia con i membri della commissione che con due compagni di classe, che erano stati invitati ad assistere. Contestualmente a questa prova finale sono stati mostrati e rivissuti, tramite frammenti di un power point riepilogativo del suo percorso didattico-formativo, episodi significativi, incontri importanti nel corso degli ultimi 4 anni di frequenza di questa scuola.

“Diverse e gravi le sue patologie, tra tutte quella sicuramente più invalidante l’essere completamente non vedente e non poter inoltre, per menomazioni motorie e cognitive, apprendere ed utilizzare il braille – spiega la dirigente Marinella Corallini che parla del suo studente Lorenzo quasi come un secondo figlio –  La sua solarità, la sua tenacia e una famiglia che ha saputo tramutare il dolore in estremo coraggio, gli hanno consentito tuttavia di raggiungere traguardi che la sua disabilità sembrava precludergli. Seppure  tardi, ha iniziato a parlare e i termini che diceva erano pochissimi. Piano piano le parole sono aumentate e hanno composto frasi, che prima usava quasi casualmente ma poi in modo pertinente e contestuale, per esprimere bisogni, stati d’animo e
ha così intrapreso la strada verso l’autonomia. Per descrivere in sintesi i suoi progressi: è arrivato a scuola che non parlava, e ne è uscito cantando”.

Lo stesso personale docente ha trovato nei genitori di Lorenzo e nella sua famiglia un vero e proprio modello da imitare: non isolarlo, non proteggerlo troppo e in sinergia con essa hanno fatto tutto il possibile per favorire la sua
socializzazione poiché,  è apparso ben presto evidente, proprio stando con gli altri ha imparato a parlare. Nonostante la sua diagnosi e le sue condizioni fisiche lasciassero pensare quasi esclusivamente ad una didattica individualizzata da solo con il docente di sostegno, Lorenzo è invece stato spesso in classe con i compagni, ha partecipato ad uscite didattiche, laboratori di musica, pet-therapy, alle lezioni di motoria in palestra.

“Questo meraviglioso ragazzo, a cui tutti a scuola si rivolgevano chiamandolo ‘principe’ – conclude la Corallini – è stato definito, da uno dei suoi compagni ‘la persona più bella, gentile e sorridente’ che abbia mai incontrato. La disabilità insegna e nessuno, alla Da Vinci-Ungaretti, dimenticherà mai il sorriso radioso di Lorenzo e la sua gioia di vivere, né smetterà di imitare, probabilmente invano, il suo coraggio e la sua dignità”. Dalla redazione di Cronache Fermane e Radio Fermo Uno un grande applauso a Lorenzo e alla sua famiglia, con l’augurio di vincere tante nuove sfide ricche di belle soddisfazioni.