“La segreteria comunale del Partito Democratico della città di Fermo dopo approfondite analisi e confronti ha licenziato un documento condiviso con l’assessore Fabrizio Cesetti, che a sua volta lo ha presentato all’attenzione del Presidente della Regione Marche. Il Fermano, dopo l’emergenza Covid, avrà bisogno di una riorganizzazione che non metta in difficoltà un sistema già di per se interessato da anni di politiche di efficentamento; nulla togliere ai nostri operatori sanitari che hanno comunque fatto comprendere il valore aggiunto della loro professionalità, per questo motivo li ringraziamo ancora una volta. Su tali presupposti siamo a ragionare con determinazione su ulteriori investimenti che si andrebbero a sommare a quelli che già, prima del covid, furono delineati”. Con questa prefazione il segretario comunale dem, Paolo Nicolai, presenta il documento redatto dal Pd di Fermo in ambito sanità.
OBBIETTIVI
“La politica – spiega Nicolai – deve reagire per creare un nuovo modello di territoriale dove gli obiettivi di sistema da perseguire sono distanziamenti delle persone necessari a garantire la incolumità delle stesse, gestione della accoglienza e vigilanza degli accessi ai presidi sanitari, limitazione dei flussi di persone con accorciamento della catena assistenziale relativa al percorso ‘richiesta/produzione/offerta’ dei servizi sanitari, sviluppo di sinergie e collaborazioni tra enti attraverso convenzioni ed individuazione di centri qualificati di offerta sanitaria e istituzione di una rete territoriale locale competente, ricerca di spazi dove riadeguare e riallestire le degenze e altri servizi sanitari con l’accortezza di decentrare nelle strutture territoriali le attività a basso livello assistenziale, adeguamenti strutturali e manutentivi con messa a norma di spazi e superfici per fini sanitari e acquisizione di personale sanitario di assistenza e medico specialistico al fine di rendere efficiente la risposta sanitaria con la visione della presa in carico complessiva di investimenti tecnologici e strumentali necessari a soddisfare appieno la domanda”.
STRATEGIA
“Per perseguire tali obiettivi – continuano dal Pd del capoluogo di provincia – c’è bisogno di una strategia ben condivisa: fattivo coordinamento delle attività Asur-Inrca attraverso la integrazione dei percorsi assistenziali e di cura e la unificazione della gestione in capo ad Av4, con possibilità di investimenti in personale sanitario e tecnologie d’avanguardia, oltre alla esecuzioni di opere manutentive, percorsi di autorizzazione/accreditamento e garanzia della governance clinica del sistema”.
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ E TEMPI DI ATTUAZIONE
Nel documento del Pd si parla di “1,5 milioni di euro per il rafforzamento del personale medico, infermieri, operatori socio sanitari, 1,5 milioni di euro per investimenti in tecnologie fra cui ecografo, ecodoplervascolare, sistemi di televisita e teleconsulto, e 1,5 milioni di euro per gli allestimenti strutturali ed adeguamenti del Murri e dell’Inrca Fermo”.
“Punto di forza assoluto potrà essere rappresentato dal potenziamento dei servizi sanitari della provincia fermana, in una visione sistemica di governo sanitario territoriale tale da mettere insieme principi, regole e procedure che favoriscano una gestione ordinaria efficiente della istituzione sanitaria locale. Punto di debolezza è la celebrata lentezza burocratica del processo costruttivo del progetto che accentua l’attuale incertezza e diventa foriera di sfiducia nell’ambiente lavorativo dell’Inrca”.
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