Per il momento si ragiona attorno a delle bozze ma il Sindaco, Alessio Terrenzi, fa presente fin da subito che alcuni conti non tornano. Perché quando si parla di scuola non c’è tempo da perdere soprattutto perché la sabbia sulla clessidra scorre e le modalità per il rientro in classe, a quanto pare, prevedono consistenti interventi da parte dell’Ente comunale.
La bozza del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione in vista dell’anno scolastico 2020/2021 lascia parecchie perplessità delle quali il Sindaco ha reso partecipi il Presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi e il Senatore Francesco Verducci sottolineando che “….purtroppo sono molti gli aspetti poco chiari che mi auguro possano essere meglio dettagliati soprattutto per quanto riguarda la disponibilità dei fondi necessari per i vari interventi richiesti”.
Terrenzi fa appello ai due interlocutori che, per i ruoli svolti, possono farsi portavoce di una serie preoccupazioni che arrivano dai territori.
“Molti sono gli oneri assegnati ai Comuni – sottolinea il Sindaco – ma con quali fondi? Credo che sia un dubbio legittimo per chi, quotidianamente, si trova a fare i conti con bilanci sempre più risicati. Chi paga i lavori che sono previsti per i vari adeguamenti? Chi paga il potenziamento del trasporto? Perché anche questo, va detto, è un argomento da affrontare soprattutto in territori decentrati come quello elpidiense. Chi paga il terzo settore per le attività di vigilanza e didattica integrativa? Chi paga la sanificazione e pulizia di strutture esterne alla scuola? La messa a disposizione giornaliera e di lunga durata di un teatro, di una palestra o altre strutture comunali genera un costo oneroso nelle casse comunali. Chi paga? Per ora sappiamo che i Sindaci e i Presidenti delle Province sono Commissari per i lavori di edilizia scolastica leggera. Ma la loro attività si svolgerà potendo contare su quali fondi?”.
Analizzando, poi, punto per punto le varie previsioni inserite nelle bozza del documento che pianifica il rientro in classe, Terrenzi invita a riflettere su aspetti che non ritiene affatto secondari.
“Gli interventi da fare sono tanti, così come tante sono le spese da affrontare e mi domando: come possono i Comuni fare tutto ciò senza investimenti importanti a monte? Credo di potermi fare portavoce anche dei tutti quei colleghi Sindaci che si trovano a condividere le mie stesse perplessità. Il Covid-19 ha messo in ginocchio sotto più fronti le nostre collettività ed anche il sistema scolastico è stato messo a dura prova. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare il dirigente scolastico e tutti gli insegnanti che hanno dovuto sperimentare un nuovo modo di insegnare con la didattica a distanza così come le famiglie che hanno dovuto adoperarsi per fare la loro parte. Quello della scuola è un aspetto molto delicato della ripresa di quella normalità a cui tutti noi aspiriamo – prosegue – So che è in corso un serrato dibattito in merito alle modalità riorganizzative dell’attività scolastica per il prossimo anno scolastico ma ritengo indispensabile che venga fatta chiarezza soprattutto sulla disponibilità dei fondi da parte degli Enti, che non è affatto secondario”.
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