di Pierpaolo Pierleoni
Ora che i due protagonisti sono stati ufficializzati, con Maurizio Mangialardi per il centrosinistra e Francesco Acquaroli per il centrodestra, la campagna elettorale per le Regionali 2020 è iniziata a tutti gli effetti. Partiti, liste e movimenti sono in fermento per definire coalizioni, liste e candidature. Nel Fermano, la situazione delle principali forze politiche è ormai abbastanza definita; ancora work in progress, invece, quella relativa agli altri raggruppamenti. Quattro i seggi che spetteranno alla quinta provincia marchigiana, quindi le liste saranno composte da due uomini e due donne, per garantire l’equilibrio di genere.
Nel centrosinistra il Pd è chiamato ad essere forza trainante della coalizione. La convergenza su Mangialardi è stata ampia, con Uniti per le Marche, Italia Viva, Azione, Demos, Verdi, Socialisti, +Europa, Art.1. Non è chiaro, però, quante di queste sigle formeranno una lista. Verosimile che alcuni partiti minori, ancora poco strutturati sul territorio, vadano a confluire in movimenti civici. Quasi certo, poi, che Mangialardi comporrà una lista del presidente, puntando in particolare sugli amministratori locali.
Nel Partito democratico, giochi fatti per tre candidati su quattro. Sicura la conferma degli uscenti Fabrizio Cesetti e Francesco Giacinti. Tra le donne ci sarà Annalinda Pasquali, già vicesindaco di Porto Sant’Elpidio, dove ora è capogruppo consiliare. “Per tre quarti non ci sono dubbi – spiega il segretario provinciale e vice regionale del Pd Fabiano Alessandrini – Esprimiamo pieno apprezzamento per l’assessore Cesetti ed il consigliere Giacinti, che hanno rappresentato al meglio il nostro territorio in questi 5 anni e meritano la conferma. Stiamo ragionando sulla seconda figura femminile, sarà sicuramente una personalità autorevole”.
Alessandrini sottolinea l’importanza del gioco di squadra:”I sondaggi dicono che sarà una partita apertissima, il centrosinistra marchigiano schiera l’alleanza più ampia d’Italia, che va da Italia Viva ad Art.1. Ogni figura in grado di esprimere un valore aggiunto è preziosa, sarà importante individuare i candidati migliori”. Il mosaico, però, manca ancora di molti tasselli. Non è più un mistero la candidatura assai probabile del sindaco di Sant’Elpidio a Mare Alessio Terrenzi. La sua collocazione naturale sarebbe quella nella lista civica del presidente. Da capire se sarà riproposto il simbolo di Uniti per le Marche, già rappresentato nella legislatura che volge al termine. Nel Fermano, in questo gruppo, sarà ancora candidata Milena Sebastiani, presidente del Consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio. Italia Viva difficilmente andrà col suo simbolo e dovrebbe convergere in un raggruppmento più ampio. Ci sarà la lista Le nostre Marche, aggregazione di movimenti civici di centrosinistra presentatosi ad inizio 2020 che nel Fermano conta Gaetano Massucci. Il sindaco di Monte Vidon Combatte, già vicepresidente della provincia di Fermo, esponente nel territorio di Demos, è un candidato molto probabile.
Anche nel centrodestra, ufficializzato il nome di Acquaroli come candidato governatore, si lavora alla compilazione delle liste. Per la Lega, chiamata a confermarsi partito di punta della coalizione, il commissario provinciale Mauro Lucentini spiega:”Abbiamo chiesto a tutti gli iscritti e militanti chi fosse disponibile a candidarsi per le regionali. L’elenco è nelle mani del commissario regionale Marchetti e del leader Matteo Salvini, decideranno loro. L’indicazione è quella di aprirsi alla società civile laddove vi siano figure qualificate da inserire in lista. Siamo pronti a questa campagna elettorale, Salvini sarà nelle Marche pressoché tutte le settimane. Il Fermano farà la sua parte, la nostra provincia è stata scelta per ospitare la festa regionale della Lega che con ogni probabilità organizzeremo ad agosto a Porto Sant’Elpidio”.
Non fa nomi, Lucentini, ma anche nel Carroccio le caselle sembrano quasi tutte occupate. Naturale la ricandidatura della consigliera regionale uscente Marzia Malaigia, l’altra quota rosa dovrebbe toccare a Stefania Mattetti, referente leghista della Valdaso. Nessun dubbio sulla candidatura per lo stesso Lucentini, qualche incertezza in più per la seconda figura maschile. Può toccare al capogruppo a Fermo Gianluca Tulli o a quello sangiorgese Marco Marinangeli.
In Fratelli d’Italia tre nomi per due candidature tra gli uomini. Chi sta fuori tra Andrea Agostini, Andrea Putzu e Saturnino Di Ruscio? Due sono stati sindaci, hanno quindi un’esperienza amministrativa più forte, ma Putzu è uomo di partito sin dalla fondazione di FdI. Il suo rapporto, sia con Acquaroli che con la leader Giorgia Meloni, è molto solido. Di Ruscio ha guidato la città capoluogo per un decennio ed è la primissima scelta per il coordinatore regionale Carlo Ciccioli. Ma tra i militanti c’è chi gli contesta la quasi candidatura di 5 anni fa in una lista di centrosinistra, poi tramontata in extremis. Tra le donne, i nomi più caldi sono quelli di Romina Gualtieri, sindaca di Monsampietro Morico, e Maria Lina Vitturini, consigliera a Porto San Giorgio.
Passando a Forza Italia, nessun dubbio sulla ricandidatura della capogruppo uscente Jessica Marcozzi. L’altra donna in lista dovrebbe essere Alessandra Petracci, candidata a sindaco di Porto San Giorgio nel 2017. Tra gli uomini il nome dell’ex sindaco di Montefortino Lando Siliquini appare molto probabile, anche perchè l’area montana della provincia non sembra sin qui contare molte candidature. Probabilmente Acquaroli comporrà una lista del presidente, che è ancora tutta da costruire. Nel centrodestra anche il simbolo dell’Udc, per un totale che dovrebbe arrivare a 5 liste.
Correrà da solo, salvo colpi di scena ad oggi improbabili, il Movimento 5 stelle che già tre mesi fa ha scelto Gian Mario Mercorelli come presidente. A sinistra si lavora alla lista Dipende da noi con candidato governatore Roberto Mancini. Resta da capire cosa sarà del movimento lanciato dall’ex rettore della Politecnica Sauro Longhi.
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