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Il futuro…è remoto:
l’importanza del teleconsulto in sanità
nell’era del Covid

FERMO - La dottoressa Mandolesi parla del network Refertazione Remota, piattaforma che offre servizi di videoconsulenza su un'ampia gamma di aree cliniche
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Un servizio già attivo da qualche tempo, diventato ancor più strategico nei mesi drammatici dell’emergenza Coronavirus. Si tratta del network Refertazione remota, una realtà nata con l’obiettivo di fornire alle strutture sanitarie un servizio di alta qualità, fondato su tecnologie avanzate e massima professionalità. A disposizione di strutture sanitarie, farmacie e studi dentistici, si offrono refertazioni di immagini radiologiche in tempi molto brevi e con i migliori livelli qualitativi, garantendo totale riservatezza dei dati e tempistiche rapide, che non superano le 48 ore dalla ricezione dei dati.

La titolare di Refertazione remota network Francesca Mandolesi

La titolare di Refertazione Remota Network è la dottoressa Francesca Mandolesi. “L’azienda ha da sempre, come mission, quella di portare innovazione nel settore della sanità attraverso la telerefertazione e la teleradiologia – spiega – servizi come questo cambieranno per sempre il modo di approcciarsi da parte del paziente alla sanità pubblica e privata”.

Risale al 2012 l’approvazione delle linee di indirizzo italiane sulla telemedicina da parte del Consiglio superiore di sanità, che apriva ad una nuova generazione dell’assistenza sanitaria, informatizzata e veloce, per fornire risposte ed annullare le distanze tra specialisti e pazienti. I servizi di telemedicina, da allora, sono assimilati ad ogni servizio sanitario diagnostico/terapeutico. Non si sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale, ma la si integra, per potenziarne efficacia, efficienza ed appropriatezza. Le varie regioni, tra cui le Marche, con apposite delibere hanno poi introdotto negli ultimi anni queste nuove modalità.

“Il videoconsulto – continua la dottoressa Mandolesi – è particolarmente utile soprattutto alla popolazione che vive in aree remote, come per esempio in montagna o in aree con scarsa copertura ospedaliera e a tutte le persone che per motivi fisici, familiari o lavorativi non possono spostarsi dalla proprio luogo di residenza. Indipendentemente dalle distanze, il videoconsulto può essere un ottimo strumento per accelerare il processo di diagnosi e cura, ridurre lo stress e il disagio, là dove è possibile, senza doversi recare nelle strutture sanitarie”.

Il prof. Walter Pascale, primario di ortopedia all’Istituto Galeazzi di Milano, uno degli specialisti che collaborano al progetto di Refertazione remota

E se fino a qualche mese questa tipologia di servizi rappresentata un’opportunità utile, ma non ancora largamente diffusa, con l’emergenza Covid, che ha rivoluzionato il sistema sanitario, il teleconsulto ha acquisito un’importanza strategica. “Oggi è diventato cruciale contenere gli spostamenti, evitare assembramenti e più presenze in sale di attesa degli ambulatori, al fine di evitare i contagi. Con questo sistema al paziente non necessitano particolari cognizioni informatiche, può accedere facilmente al videoconsulto tramite internet al sito www.refertazioneremotanetwork.it e, guidato dalle facili indicazioni suggerite dal sistema, si mette in contatto con lo specialista prescelto che lo ascolterà e darà risposte e consigli clinici urgenti. Se al momento del consulto il professionista lo riterrà necessario e urgente, con il necessario accordo del paziente, questo verrà invitato a presentarsi personalmente presso la struttura medica indicata per una visita e il completamento diagnostico clinico nonchè per la prescrizione di farmaci e controlli strumentali”.

Nella piattaforma web è possibile trovare una vasta gamma di professionisti altamente qualificati in diverse aree cliniche: ortopedia, chirurgia vascolare, gastroenterologia, ginecologia, urologia, cardiologia, otorino, psicologia, chirurgia addominale, radiologia, allergologia, nutrizione, medicina estetica, dermatologia.

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