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Non a Voce Sola, terzo
appuntamento con ”La Rinascita”
insieme a Barbara Alberti

SARNANO - Si rinnova la rassegna itinerante di filosofia, poesia, narrativa, musica ed arti. La nuova tappa è prevista in piazza Perfetti sabato prossimo, 11 luglio dalle ore 18.00, con un intervento dell'ospite, la nota scrittrice e giornalista nata ad Umbertide, dal titolo "Lettere d’amore"

 

Barbara Alberti

Arriva il terzo appuntamento di Non a Voce Sola, rassegna itinerante di filosofia, poesia, narrativa, musica ed arti dedicata al dialogo fra i generi, anche quest‘anno fortemente sostenuta da tantissimi enti del territorio marchigiano come l‘assessorato alla Cultura e la Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, un circuito di 10 comuni sparsi per le cinque province, l‘Università degli Studi di Macerata e l‘Università Politecnica delle Marche.

Quest‘anno il tema scelto per il dialogo è la rinascita, intesa però come dubbio e domanda aperta sul presente.

Sarà possibile una rinascita dopo il periodo Covid 19? Cosa, come dice la poetessa Mariangela Gualtieri, sarà stato veramente quel “salto di specie-dal pipistrello a noi. Qualcosa in noi ha voluto spalancare”? Il periodo post Covid ci spalancherà il contatto con un mondo da cui siamo sempre più isolati e schermati per mezzo di tecnica e tecnologia? Ci farà realizzare l‘insostituibilità del contatto umano e la sua essenza così necessaria affinché uomini e donne si esprimano compiutamente nel mondo?

Queste e molte altre domande sono quelle a cui gli ospiti della rassegna risponderanno. In questa occasione la voce dialogante, frizzante e dirompente nella sua indagine sulla rinascita sarà ancora una volta quella di Barbara Alberti, ospite a Sarnano di Piazza Perfetti, l’11 Luglio alle ore 18, con un intervento dal titolo Lettere d’amore.

Barbara Alberti è nata ad Ubertide nel 1943 ed è una scrittrice di grande talento ed ironia. Si è laureata a pieni voti in Filosofia alla Sapienza di Roma, e ha sempre pensato il mondo come un grande palcoscenico in cui alle donne viene sempre affidato un ruolo da vere loser. Ma a lei tutta questa faccenda non è mai andata giù, e, sebbene per sua stessa ammissione non tanto femminista (le vere femministe delle proteste le conobbe a Roma nel 1968 ed erano agguerritissime come lei non sarebbe mai stata, causa la sua incrollabile ironia nel guardare il mondo), ha cominciato a lavorare in tantissimi campi per cancellare proprio a pennellate ironiche e talvolta caustiche tutte le perdenti della storia, partendo da Maria, madre di Gesù, che diventa una amica, quasi figlia più che sposa, amata da Giuseppe nel suo romanzo Vangelo secondo Maria, che dice no alla maternità divina, dice no a quell‘angelo annunciatore e se ne va a vedere il mondo, passando poi per innumerevoli altri romanzi come Gelosa di Majakovskij, La donna è un animale stravagante davvero, per arrivare ai recenti Non vendermi, mamma! e Francesco e Chiara.

A rendere giustizia al palcoscenico delle donne ha contribuito anche con tantissime sceneggiature di film pluripremiati, come Il portiere di Notte, Il Maestro e Margherita, Una donna allo specchio, Io sono l‘amore, e Incompresa di Asia Argento. È stata inoltre corrispondente, confidente e giornalista empatica per tantissime donne sulle pagine di posta di testate come Gioia, Amica, Il Fatto Quotidiano, Penthouse e D-La Repubblica delle donne, diventando infine anche la storica conduttrice radiofonica de La guardiana del Faro su Radio24, opinionista tv in molti programmi Rai e Mediaset, nonché ultima tagliente e acuta protagonista del Grande Fratello Vip.

Insomma, Barbara Alberti ha provato a cambiare ovunque l‘immagine del femminile, e l‘arma della scrittura si è affiancata a tal scopo con quella del dialogo, dialogo con tantissime donne, a cui ha insegnato tra lettere e mal d‘amore che la prima cosa per cambiare la propria immagine e poter rinascere al mondo è mettersi in contatto con sè stesse, spalancarsi alla propria coscienza personale e del mondo e credere di poter essere altro da quello che ci hanno insegnato. Questo e molto altro sarà il suo intervento a Non a Voce Sola, dal titolo Lettere d’amore.

Il sindaco del Comune di Sarnano, Luca Piergentili, ha così accolto il terzo appuntamento di Non a Voce Sola nella sua cittá: “È un onore per Sarnano accogliere questa rassegna per il terzo anno di seguito. Dopo il successo dello scorso anno con Umberto Galimberti, torneremo a parlare d’amore con la straordinaria Barbara Alberti. Quale location migliore del nostro centro storico al tramonto per trattare questo tema? Dopo le difficoltà legate al lockdown, l’appuntamento dell’11 luglio apre ufficialmente la stagione estiva: siamo fieri di iniziare con un appuntamento culturale che vede protagonista un’ospite di altissimo livello e ci aspettiamo una partecipazione altrettanto numerosa e calorosa, come nelle precedenti edizioni”.

Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così definito il brillante apporto di Barbara Alberti al fil rouge della rassegna: “Non a Voce Sola non ha voluto perdere l’appuntamento con il 2020. La rassegna non si è arresa al covid e vuole essere un simbolo di rinascita, di rinnovamento, di rinascimento. La Rinascita è appunto il fil rouge di questa edizione. Rinascita come renovatio, come mutamento e interrogazione sul nostro rapporto con il mondo dentro e fuori di noi nella speranza che una perdita diventi un guadagno, è questa la prerogativa delle donne, sono loro che spesso trasformano il danno in dono, in occasione, nella possibilità di un rovesciamento di prospettiva”.

“Perchè non augurarsi che rinasca il senso di comunità, di urbanitas, di gentilezza degli uni verso gli altri – ha proseguito -. E ancora perchè non augurarsi che sia rispettata la libertà delle donne di essere se stesse, la loro possibilità di autodeterminarsi secondo il loro desiderio, che non sia negata loro la parola e sia riconosciuta la loro esistenza e che loro possano agirla senza condizionamenti. Il mondo sarebbe migliore se solo la parola delle donne fosse ascoltata, se solo le donne potessero esprimere ed agire il proprio punto di vista. ma penso che il tempo dell’attesa sia finito, così come quello della lamentela, è giunta l’ora di prendere in mano il proprio destino ed agire.

“Tutte le donne che hanno lasciato un segno sono donne fuori dall’ordinario, donne che esorbitano la misura, il consentito, il convenzionale – il congedo -. In questo senso Barbara Alberti può essere considerata l’antesignana delle ribelli, delle disobbedienti, delle scandalose. Barbara Alberti è stata capace di creare una contronarrazione femminile efficace con le sue opere, con le sue sceneggiature, con la sua azione di intellettuale ed artista poliedrica. Il suo pensiero sghembo ci ha spesso illuminato e istradato per la via dell’essere se stesse senza infingimenti superando gli stereotipi di una cultura patriarcale”.

Si consiglia la prenotazione ai numeri 3384162283 / 3477974639.


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