“Ma il sindaco di Fermo e la presidente della Provincia che fanno? Che stanno facendo dinanzi a questo caos totale”. Va giù pesante, questa volta, Luciano Romanella. Il pomo della discordia? Il traffico congestionato lungo l’A14 e, di riflesso, sulla statale Adriatica che anche in queste ore, per l’ennesima volta, si concretizza in code chilometriche e rallentamenti da Fermo fino a Pedaso. E Romanella non va per il sottile.
“Dinanzi a una situazione del genere, che grava su un territorio già martoriato dalla crisi e dal covid? Il primo cittadino della città capoluogo di provincia e la presidente della Provincia che stanno facendo? Il primo si è limitato ad annunciare il deposito della richiesta di dissequestro, la seconda tace. Dovrebbero difendere il nostro territorio e invece nulla. Quello che sta succedendo è inammissibile, inconcepibile, inaccettabile. Ogni giorno che passa è un dramma per tutto il nostro territorio, per i lavoratori, per le aziende, per le imprese, per le strutture ricettive, per i pubblici esercizi, gli chalet. Servono azioni in grado di far sentire la voce del Fermano come fatto dal sindaco di San Benedetto del Tronto”. Ma Romanella ne ha anche per la politica in generale: “La gente è esasperata. La politica tutta se ne dovrebbe occupare e invece sembrano tutti impegnati sulle candidature per le regionali, per le comunali, per le liste a Fermo e per i simboli. Quanti tatticismi. Ma la politica vera dove sta? Quella politica per il territorio. Qui il territorio esplode e loro pensano ai tatticismi”.
C.N.
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