Marinangeli (Lega) e Petracci (FI) contro
l’amministrazione: “Concedono
spazi pubblici e ci fanno pagare la Tari”

PORTO SAN GIORGIO - I due esponenti del centrodestra: "L'amministrazione comunale ha concesso spazi pubblici per favorire il lavoro degli esercenti stremati dal Covid, e ci fa pagare la Tari. Inaccettabile"

Marco Marinangeli

Spazi pubblici concessi per venire incontro ai pubblici esercizi. “Ma poi ci fanno pagare la Tari”, l’affondo di Marco Marinangeli, capogruppo Lega in consiglio comunale, e di Alessandra Petracci, esponente Fi sangiorgese.

“Riceviamo in questi giorni difficili – si legge in una nota dell’esponente del Carroccio – lamentele da tantissimi operatori economici che hanno chiesto la possibilità di occupare suolo pubblico gratuitamente, come disposto dal governo centrale.Le imposizioni normative riguardanti il distanziamento sociale per garantire sicurezza sanitaria – parte Marco Marinangeli – hanno fortemente penalizzato le attività commerciali che hanno dovuto ridurre i posti per ospitare i propri clienti.

Pertanto necessità di recuperare all’esterno spazi persi all’interno e volontà di sostenere le difficoltà oggettive delle attività commerciali, sono stati gli obiettivi del governo centrale che hanno favorito la scelta di concedere suolo pubblico gratuitamente. Nel frattempo l’amministrazione comunale sangiorgese, i primi di luglio annuncia la manovra covid per un milione di euro, dichiarando l’obiettivo di aiutare le realtà cittadine in difficoltà ma in particolare le attività economiche, prevedendo una riduzione della tari per una cifra di circa 600.000,00 per tutto l’anno. In linea con il governo centrale, caratterizzato da promesse roboanti, anche Porto San Giorgio fa la sua parte in tal senso. Dove è la sorpresa e perché le lamentele degli operatori economici che hanno chiesto la possibilità di occupare suolo pubblico ?

Oggi gli operatori scoprono che su quella porzione di spazio concesso temporaneamente, debbono pagare Tari che si aggiunge a quella che pagano per la superficie interna, che chiaramente non possono sfruttare per la sua totalità.

Tradotto con una mano si dà, con l’altra mano si riprende. Oggi ci sono aziende che vedono raddoppiata e triplicata la Tari, lamentano di non essere stati avvisati e molti di loro manifestano la volontà di restituire lo spazio pubblico richiesto, vedendo aumentare sensibilmente il loro carico fiscale. Se la volontà era di aiutare le attività commerciali in difficoltà, siamo completamente fuori strada. Ricordo che l’ economia sangiorgese è rappresentata sostanzialmente da commercio e turismo e se non vogliamo fare scappare dalla nostra città, i coraggiosi imprenditori che continuano a investire in mezzo a difficoltà incredibili, mantenendo posti di lavoro, dando servizi agli utenti di Porto San Giorgio e garantendo vitalità al nostro paese, diamo un segnale opposto a quello che la maggioranza sta dando loro. Se non vogliamo che Porto San Giorgio non diventi molto presto solo una città dormitorio, non bastoniamo operatori economici in difficoltà.

Dopo il goffo tentativo dell’amministrazione comunale di rivedere la situazione incresciosa, chiediamo come gruppo Lega, di provvedere con urgenza con l’azzeramento temporaneo di Tari sugli spazi supplementari richiesti dagli operatori per occupazione suolo pubblico, per ridare vero sostegno e ridare un po’ di fiducia e speranza ai nostri operatori economici, oggi più che mai necessarie per superare la crisi”.

Alessandra Petracci

Stessi toni per Alessandra Petracci (FI): “Abbiamo appreso tutti quanti della concessione, da parte dell’amministrazione comunale, di spazi pubblici esentasse per andare incontro ai nostri pubblici esercizi. E fin qui mano apparentemente tesa agli operatori commerciali che, bene non dimenticarlo mai, sono l’anima e il cuore della nostra città. Ma quando alcuni di loro mi hanno detto che avevano ricevuto la richiesta di pagamento della Tari per quegli spazi richiesti, beh francamente per un secondo ho stentato a crederci. Ma come si fa? Si concede per favorire il lavoro di una colonna portante dell’economia cittadina, che ovviamente con ulteriori spazi favorisce anche ulteriori possibili presenze in città, e poi ci si fa pagare la Tari. Delle due l’una. O l’amministrazione ha commesso uno scivolone, comunque imperdonabile, o, peggio, è un brutto colpo basso per gli esercenti. A questo punto all’amministrazione Loira restano solo due cose da fare: annullare quelle richieste di pagamento e scusarsi con i commercianti”.

C.N.


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