Nuovo anno scolastico a Monte Urano,
i dubbi di un genitore:
“Niente sala mensa, i bimbi
mangeranno sui banchi”

MONTE URANO - Piergentili, rappresentante dei genitori:"Avrei apprezzato maggiore chiarezza da parte del Comune, capisco le difficoltà ma le famiglie vanno informate"

“Il Comune descrive una situazione ideale, ma non è affatto così. I problemi per la riorganizzazione scolastica sono molti e sarebbe opportuna un’informazione più chiara alle famiglie”. E’ la critica di Matteo Piergentili, rappresentante d’istituto dei genitori a Monte Urano e membro del comitato territoriale per l’applicazione delle linee guida ministeriali in vista del prossimo anno scolastico.

“In base ai parametri statali, gli spazi a disposizione della scuola monturanese sembrano sufficienti per l’attività didattica – esordice Piergentili – questo è anche dovuto al fatto che si è registrata una flessione consistente di iscrizioni, tra i classe 2006 che hanno terminato la scuola media ed i 2014 che entrano alla primaria. Le classi, però, saranno svuotate degli armadietti, per liberare maggiori spazi utili a garantire il distanziamento. Non è un problema insignificante. Quegli armadietti permettevano agli alunni di lasciare a scuola libri ed altri strumenti utili all’attività didattica, evitavano di trasportare pesi eccessivi. Qualche collocazione dovrà essere individuata, ma non si sa ancora quale. Comprendo la situazione molto particolare, ma non dimentichiamo che lo spazio classe è fatto di tante attività e togliere tutto ciò che si ritiene superfluo, e superfluo non è, pur di avere spazi sufficienti a soddisfare le linee guida, non mi sembra la strada migliore”.

Altro punto importante secondo Piergentili è la questione mensa. “E’ stata soppressa la stanza per la somministrazione dei pasti alla scuola primaria – nota il rappresentante dei genitori – Questo significa che i bambini dovranno mangiare nella propria aula e sul proprio banco, utilizzando dei ‘lunch box’. Credo che sarebbe doveroso da parte del Comune avvisare subito le famiglie, perchè se un genitore ha iscritto il proprio figlio ad una scuola col servizio mensa, probabilmente si aspettava un certo tipo di servizio e non il pranzo sul banco in classe. Magari i genitori comprenderanno le esigenze ed accetteranno la scelta, ma informarli mi sembra il minimo. Ho trovato poca chiarezza da parte del Comune. Si è spiegato che per la scuola primaria gli alunni mangeranno in classe per una questione di maggiore sicurezza e non per carenza di spazi. Alla scuola infanzia, invece, dove gli spazi sono maggiori, i bimbi mangeranno regolarmente in sala mensa. Qualcosa non torna – conclude Piergentili – se la ragione è di sicurezza, dovrebbero mangiare sui banchi tutti. Mi pare invece che, a seconda delle esigenze, si diano spiegazioni differenti”.


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