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Meri Marziali in corsa per guidare
Monterubbiano: “Una scelta di cuore”
Il ricordo del giudice Borsellino

POLITICA - La 41enne funzionaria della Regione Marche, già assessore del Comune della Valdaso, ha presentato i 10 candidati della sua lista ViviAmo Monterubbiano. Nell'occasione ha voluto ricordare la strage di Via D'Amelio del 19 luglio 1992, costata la vita anche agli agenti della scorta

redazione CF

A volte il destino si diverte a giocare con le date, arrivando a creare delle combinazioni che assumono un significato speciale. Come questo 19 luglio, che per Meri Marziali, 41enne funzionaria della Regione Marche e assessore comunale tra il 2009 e il 2014 durante l’Amministrazione Pagliarini, rappresenta sì l’ufficializzazione della candidatura a sindaca del Comune di Monterubbiano, ma anche il ricordo di una figura istituzionale alla quale è rimasta profondamente legata: quel Paolo Borsellino assassinato esattamente 28 anni fa a Palermo, in Via D’Amelio, insieme ai cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.

Figure che Marziali ha voluto ricordare perché la legalità – come la stessa ha avuto modo ribadire nei suoi 5 anni alla guida della Commissione regionale per le Pari Opportunità – resta un valore imprescindibile, soprattutto per chi riveste un ruolo pubblico.

A questo non può che legarsi la partecipazione diretta dei cittadini, altro cardine di un programma elettorale elaborato insieme ai 10 monterubbianesi che la affiancheranno per le Amministrative in programma il 20 e il 21 settembre. Giovani ed ex amministratori, imprenditori ed imprenditrici, artigiani e professionisti, lavoratori ed educatrici. Eccoli, quindi, i candidati di una lista che è stata ribattezzata ViviAmo Monterubbiano (con quella A maiuscola ad evidenziare la spinta al vivere collettivamente ed ad amare, appunto, il proprio paese): Fabrizio Loris Amurri, 57 anni, imprenditore autotrasportatore; Luigi Cardigni, 62 anni, commerciante; Fabio Cartacci, 48 anni, magazziniere; Beatrice Mancini, 25 anni, educatrice professionale; Marco Pazzi, 35 anni, perito agrario; Umberto Pistolesi, 71 anni, pensionato (in passato ha ricoperto la carica di sindaco di Monterubbiano); Giampiero Polini, 49 anni, imprenditore autotrasportatore; Cristiano Properzi, 37 anni, artigiano; Maria Pia Rossetti in Abbruzzetti, 52 anni, imprenditrice del settore agrituristico; Silvia Romanelli, 34 anni, avvocato.

Ognuno dei partecipanti, all’interno di un teatrino parrocchiale con presenze limitate ai soli giornalisti a causa delle normative vigenti per il contenimento del Covid-19, ha rimarcato alcuni dei tanti obiettivi che ViviAmo Monterubbiano si è posta: dal sostegno a famiglie, giovani, lavoratori e aziende in una fase ancora di emergenza al recupero di spazi fondamentali per la comunità locale, sia nella parte del centro storico come negli altri quartieri; dal turismo volano dell’economia alla ricerca di finanziamenti per le scuole; dalla viabilità ai lavori pubblici, passando per il recupero di un rapporto e di una collaborazione attiva con i Comuni limitrofi così come con gli enti locali, regionali e nazionali (“Perché da soli, come ci sta dimostrando questa pandemia, non si va da nessuna parte” ha tenuto a precisare Marziali).

Un progetto pronto da prima dell’emergenza Covid, che andava però ufficializzato. “La decisione di candidarmi a sindaca è stata una scelta di cuore e di servizio dettata dal legame profondo che ho con il mio Comune – ha affermato -. Vorrei mettere a disposizione di Monterubbiano l’esperienza istituzionale maturata soprattutto negli ultimi 5 anni in cui ho presieduto la Commissione regionale per le Pari Opportunità. Un’esperienza che mi ha permesso di maturare amministrativamente, di creare una bellissima sinergia e di relazionarmi con istituzioni, territori e realtà importanti”.

Il periodo che stiamo vivendo, ha sottolineato, richiede maturità, grande senso di responsabilità, ma anche il coraggio di guardare al futuro come un’opportunità e non come una minaccia. “Ringrazio profondamente ogni persona che ha accettato di candidarsi insieme a me per la fiducia che mi hanno accordato, per essersi messi a disposizione di un progetto che abbiamo volutamente chiamato ViviAmo. Spero di fare bene con l’aiuto dei tanti che mi hanno chiesto di fare questo passo. Ricercherò il dialogo e la condivisione con tutti i cittadini, chiedendo aiuto e consigli per lavorare insieme. Ascolterò quello che i cittadini chiedono, i loro bisogni, cercando insieme soluzioni per il futuro di Monterubbiano.Turismo, lavoro, sviluppo sociale e solidale, per non lasciare nessuno indietro. Questi i punti fermi”.

Un programma che resta aperto, ha concluso il suo intervento iniziale, ai contributi di tutti i cittadini. Perché Monterubbiano, ha concluso, resta un borgo dalle enormi potenzialità. “Ma deve guardare al futuro con coraggio, un futuro che costruiremo insieme proteggendo il nostro passato e le nostre radici, ma tornando ad essere un punto di riferimento per il territorio, come siamo sempre stati”.

Insomma, la campagna elettorale di Monterubbiano che di fatto si era aperta con l’addio della sindaca Mircoli prima della fine del mandato (con conseguente arrivo del commissario, il vice prefetto aggiunto Francesco Martino) vede una prima candidatura ufficiale che, pur essendo data per certa da diversi mesi, innescherà dinamiche che porteranno nel breve periodo all’entrata in scena almeno di un’altra lista e, quindi, di un’altro candidato sindaco. C’è tempo fino al 20 agosto, ma qualcosa si sta già muovendo da diverse settimane, con la più che probabile entrata in scena di Annamaria Albanesi, che della Mircoli era stata vice sindaca per 6 mesi prima del ritiro delle deleghe da parte dell’ex prima cittadina e le dimissioni dal Consiglio comunale nell’ultima parte della legislatura.


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