“Si è tenuta, mercoledì sera, al Parco san Filippo di Porto Sant’Elpidio una serata di sensibilizzazione intitolata “Donne Sotto Le Stelle” sul tema della parità di genere, fortemente voluta ed organizzata dall’assessorato alle Pari Opportunità guidato dall’assessore Emanuela Ferracuti”. Inizia così il resoconto, del comune di Porto Sant’Elpidio, sulla serata in rosa organizzata dall’assessore Ferracuti.
“Si è discusso – spiegano dal Comune – del lungo e tortuoso percorso fatto dalle donne nel tempo per l’affermazione dei propri diritti e del proprio ruolo all’interno della società.
Partendo dalla prima grande conquista delle donne con il diritto di voto nel 1946. Un doppio debutto in politica. Da una parte, il popolo delle donne che ufficialmente veniva ammesso a partecipare alle decisioni e alle scelte che fanno la vita politica del paese. Dall’altra, l’ingresso delle donne che vengono introdotte alla collaborazione concreta per la stesura delle leggi e alla condivisione, con i loro colleghi maschi, delle decisioni economiche, per non parlare della figura delle madri costituenti. Le donne si sono unite in un movimento di lotta nel tempo che arriva ai nostri giorni. In tempi più recenti infine, la violenza sulle donne si trasforma da reato contro la morale a reato contro la persona. Più recente è la legge sullo stalking ed infine dell’anno scorso l’introduzione del Codice Rosso.
Le giovani generazioni di donne sono nate e cresciute con tutta una serie di diritti acquisiti e per questo danno per scontata la possibilità di realizzare la propria vita secondo le proprie scelte personali. Ma così non è. Quando escono fuori dal loro percorso formativo e devono affrontare il mondo del lavoro e la costruzione di una famiglia si scontrano con una società che ancora discrimina le donne in favore degli uomini ed è disattenta alle esigenze di una futura madre. Questo accade ancora oggi. Si è poi fatta una analisi della condizione della donna nell’ultimissimo periodo storico, quello che ci ha visti alle prese con una emergenza sanitaria ed economica a livello mondiale.
In quarantena, tra smart working e figli costretti a casa dalle scuole chiuse, l’impegno dentro casa, che già prima era gravoso, si è appesantito notevolmente. Mettendo ancora più in risalto lo stereotipo di genere, ancora fortissimo in Italia, che assegna alle donne ruoli e compiti familiari che in altri paesi sono condivisi in modo più equo nella coppia.
Le donne rischiano di rimanere indietro non soltanto nella fase attuale (la 2), ma anche nella 3, quella della ripresa autunnale. Per altro il 4 maggio, giorno della prima riapertura parziale delle attività economiche, il 72 per cento degli occupati tornati in attività sono stati uomini, i più coinvolti nella manifatture e nelle costruzioni. Altro segnale: ad usufruire dei congedi parentali straordinari disposti dal governo nei decreti Cura Italia prima e Rilancio poi, sono state per il 76 per cento le madri. E tra le erogazioni di cassa integrazione ordinaria fino all’11 maggio, il 61,5 per cento sono andate alle donne.
Quindi il percorso lungo e pieno di ostacoli che ha portato le donne ad ottenere grandi conquiste sembra aver subito un brusco ed inesorabile arresto.
Alla serata hanno partecipato oltre all’assessore Emanuela Ferracuti, Maria Raffaela Abbate, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Fermo, Antonella Ciccarelli, sociologa e criminologa, Chiara Ferrari, responsabile del centro antiviolenza cittadino, ed Irene Laslo giovane e talentuosa cantante elpidiense che ha allietato il pubblico con dei brani a tema”.
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