«Decreto Agosto, dal Governo si profila una forte discriminazione». Questa l’estrema sintesi firmata Mauro Lucentini, dalla metà della scorsa settimana ufficialmente candidato per la Lega al Consiglio Regionale delle Marche nelle elezioni che si terranno i prossimi 20 e 21 settembre.
«Una bozza di 103 articoli, prossimi ad emanazione, che prevede forti sgravi fiscali in merito al costo del lavoro per le zone del sud – prosegue Lucentini -. No a fraintendimenti, nessuno è contro il Mezzogiorno, ma va gridato a gran voce che nel Fermano ci sono ben due crateri: quello del terremoto datato 2016 e quello del calzaturiero, settore produttivo da tempo in crisi persistente. Serve una concertazione tra tutte le forze politiche, e categorie interessate, che equipari il distretto della nostra provincia, allargato ai territori limitrofi (segmenti Piceno, Maceatese e Fermano) alle regioni meridionali. E’ inutile altrimenti prendere coscienza dell’Area di Crisi Complessa, protocollo firmato anche grazie al sottoscritto a dicembre 2018, e far restare poi il tutto in un angolo remoto e privo di contenuti operativi che vadano nella giusta direzione».
«Va assolutamente evitato pertanto che le produzioni dei nostri territori si spostino verso sud, vista l’appetibilità della politica nazionale partente che prevedete un 30% di alleggerimento sul costo del lavoro per tali territori. L’appello che muovo è rivolto a tutti i sindaci coinvolti, alle organizzazioni sindacali e ogni categoria sociale interessata – il monito del Commissario politico provinciale, che allarga poi la panoramica –. Ricordo inoltre il report della Banca d’Italia, reso pubblico ai primi dello scorso luglio, che dava il distretto calzaturiero, con primo Comune Montegranaro, a pagare pesamentemente pegno dopo il lock down in termini di produttività ed occupazione. Ora non bisogna ragionare con il campanile, ovvio, la problematica è collettiva e non si limita alla calzatura, comprende tutte le attività, quindi anche il ramo della pelletteria e dell’abbigliamento. Il problema
sociale è davvero importante, tanto da avere in mano a sostengo della tesi anche un altro elemento. Le famiglie veregrensi che hanno chiesto aiuto ai relativi sportelli dei Servizi Sociali, per politiche avallate anche dalla minoranza civica da noi incarnata, nel numero hanno subito un’impennata mai conosciuta prima. In tempi non sospetti i dati parlano di 60-70 nuclei familiari. I buoni spesa messi in campo dalla giunta e votati anche dalla nostra parte politica, in piena pandemia, hanno invece riscontrato circa 500 domande. Sono numeri che parlano da soli».
«Cratere calzaturiero – conclude Lucentini –, due parole che ricalcano a mio avviso con pertinenza la gravità della situazione che ci stiamo trovando davanti, e che in autunno potrebbe purtroppo ampliarsi in maniera esponenziale al momento in cui verranno meno i blocchi sui licenziamenti. Basta pensare alle prenotazioni dei nostri imprenditori in merito agli spazi richiesti al prossimo Micam (fiera internazione della calzatura che si svolge a Milano nelle due edizioni annuali, per le collezioni moda estive ed invernali), oggi a contare solo 500 adesioni a fronte delle circa 1300 tipiche degli standard abitutali. C’è dunque più di un campanello d’allarme. E’ necessario agire subito, con la condivisione più estesa possibile, che metta insieme tutte le forze locali, dall’imprenditore al singolo operaio. Bisogna muoversi con una forte politica strutturale pronta a dare risposte importanti, che non funga da mero e transitorio provvedimento a pioggia mosso sporadico dall’Esecutivo centrale».
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