di Giorgio Fedeli
La fine di un incubo. Eh sì perché per giorni essere, con il proprio esercizio, alla ribalta delle cronache locali e nazionali per un caso di Covid durante a festa del 14 agosto, di Ferragosto, non è certo piacevole. Ma oggi il personale del Tucano’s, lo chalet ristorante sul lungomare Gramsci di Porto San Giorgio, con in testa il titolare Andrea Luciani, può davvero tirare un sospiro di sollievo. E rimarcare: “La collaborazione con l’Area vasta 4 è stata eccezionale. Il nostro nome diffuso e pubblicato sui media? Non c’era altra soluzione. Qui si parlava di salute pubblica”.
Un passo indietro, con un breve riepilogo. Nei giorni scorsi è emersa la presenza di un giovane, positivo al Covid, alla festa organizzata dal Tucano’s la sera del 14 agosto. Da lì si è messa in moto la macchina sanitaria con la chiamata a tampone dei prenotati alla cena e l’invito ad autosegnalarsi rivolto a tutti coloro che hanno preso parte al dopocena. E l’analisi dei tamponi è ancora in corso. Ieri è stato il sindaco Nicola Loira a tirare le prime somme, tutte in positivo, con i primi 150 tamponi dei partecipanti negativi.
Nel clamore mediatico della vicenda, loro, i titolari del Tucano’s hanno mantenuto la barra a dritta: “Non appena abbiamo appreso della presenza di quel ragazzo positivo abbiamo deciso, autonomamente – racconta Luciani – di chiudere, a tutela del personale, dei clienti e dei tanti amici del Tucano’s. Perché? Semplice, perché quando ci sono di mezzo la salute pubblica tutti dobbiamo essere super-responsabili. E così ci siamo sottoposti, tutti, tutto il personale, a tampone, e abbiamo anche dato il via alle sanificazioni”. Questa mattina, presto, le risposte dei tamponi. E Luciani tira un sospiro di sollievo: “Ci hanno comunicato che siamo tutti, e dico tutti, negativi. E così abbiamo subito riaperto il Tucano’s. In questi giorni, per garantire il servizio ai bagnanti stagionali, abbiamo mantenuto operativo solo il servizio spiaggia assumendo un ragazzo nuovo (non presente a quella serata del 14 agosto). Il bar in spiaggia e il ristorante abbiamo deciso autonomamente, e responsabilmente, di tenerli chiusi. Ma da questa mattina tutto nuovamente aperto. Abbiamo effettuato già due sanificazioni e questa sera ce ne sarà una terza. Beh, sì, posso dire che il Tucano’s è sicuramente Covid-free, con tanto di certificazioni alla mano, che più Covid-free non si può. Anzi, con tutte queste sanificazioni – si concede una battuta, legittimamente, Luciani – forse siamo il top delle attività Covid-free. E già fioccano le prenotazioni”. Certo non sono stati giorni facili, nel pieno dell’estate, per la proprietà: “E’ vero, una bella batosta ma francamente tutti i messaggi di solidarietà che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere ci hanno dato una forza incredibile. Tutto lo staff fremeva per ripartire, credetemi. E questa mattina siamo arrivati al lavoro più carichi che mai”.
Ma allora vedere il nome della propria attività sulla stampa? Difficile da somatizzare. “Ma non c’era altra soluzione – l’encomiabile lettura dell’accaduto di Andrea Luciani – noi non possiamo che ringraziare l’Asur, l’Area vasta 4, che ha dimostrato massima efficienza su tutta la linea, per la grandissima collaborazione di questi giorni difficili. Abbiamo insieme gestito in maniera assolutamente rapida ed efficiente la situazione, ci siamo relazionati continuamente. C’era una questione da risolvere. E quando si parla di salute pubblica non ci sono interessi personali che tengano. Sono stati tre giorni di buio per noi, perché negarlo? Ma ora siamo tornati a vedere la luce. Ora via definitivamente questa macchia lasciata dal Covid. Ma, sia chiaro, guardia sempre altissima, e rispetto delle regole e delle norme per sconfiggere definitivamente il virus. Noi lo facciamo, da sempre. Dobbiamo farlo tutti“.
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