di Leonardo Nevischi
È stato ufficialmente presentato ieri sera il progetto della nuova scuola Carlo Collodi del quartiere Corva. Una presentazione avvenuta presso il salone della parrocchia Santa Maria Addolorata con un numero ristretto di accessi a causa delle normative anti-Covid ma elargita anche in videoconferenza per garantire la massima partecipazione della cittadinanza. Ad illustrare tutti gli aspetti tecnici, insieme al sindaco Nazareno Franchellucci, anche gli architetti Pompeo Castignani, Vincenzo Sidoti, Jlenia Allevi e l’ingegnere Simone Senzacqua.
«Nel periodo che ha seguito il terremoto del 2016, la regione ha chiesto ai comuni di individuare gli edifici con un indice di vulnerabilità sismica rilevante per capire quelle che erano le priorità che poi la regione stessa avrebbe finanziato. – esordisce il primo cittadino elpidiense, narrando la scelta di costruire ex novo la scuola Collodi -. Il comune di Porto Sant’Elpidio ha indicato tre priorità: la prima era quella della sistemazione della scuola Collodi nel quartiere Corva, la seconda quella della sistemazione della scuola media Galilei, la terza quella della sede comunale di Villa Murri, dove vi insistono tanti uffici come la biblioteca ed i servizi sociali. La prima opera inserita come priorità dall’amministrazione è stata appunto quella della scuola Collodi. Il progetto è stato approvato dalla regione Marche nel 2018 e finanziata con un contributo sostanzioso da parte della Regione Marche. A seguito di tale finanziamento, l’amministrazione ha pensato fosse più opportuno ricostruire un nuovo edificio anziché ristrutturare quello già presente. A tal proposito, l’ufficio della ricostruzione ci ha dato il suo consenso a patto che la nuova scuola rispetti i criteri della precedente in quanto a numero di classi e numero di capienza ospitata al suo interno ed inoltre che l’immobile venga realizzato in un terreno di proprietà dell’amministrazione comunale. Dunque abbiamo aperto una progettazione con la Curia affinché l’amministrazione comunale acquistasse quella porzione di terreno che si trova vicino ai parcheggi di via Mattei, perché solo la porzione di terreno che già era in possesso del comune non sarebbe stata sufficiente per poter realizzare il nuovo edificio. Nello specifico la Collodi 2.0 sorgerà tra la sede attuale ed i parcheggi adiacenti».
A spiegare nel dettaglio la planimetria del nuovo edificio scolastico è stato poi l’architetto Pompeo Castignani: «Il mio primo compito è stato quello di individuare a livello organizzativo-urbanistico il come e il dove far sorgere la nuova scuola alla Corva. L’area individuata è stata quella che si estende dall’attuale scuola fino ai parcheggi di via Mattei. A seguire ho avuto qualche perplessità come il dover affrontare in fase di costruzione il notevole dislivello tra via Andrea Costa e via Collodi ed il fatto che, essendo una scuola primaria i bambini devono essere protetti all’esterno, mentre in questo caso l’edificio sarebbe sorto tra tre strade: via Collodi sopra, via Mattei ad ovest e via Costa sotto. Alla fine la soluzione che abbiamo intravisto è che il nuovo fabbricato sarà disposto ad L ed andrà a formare una C con la scuola attuale, che logicamente non sarà demolita fino a quando non sarà in funzione la nuova, ma che diversamente potrebbe tramutarsi in un nuovo polo come una scuola dell’infanzia oppure un asilo nido».
«La nuova Collodi – chiosa Castignani, autore del progetto preliminare – avrà tipologie costruttive di efficienza energetica all’avanguardia. Al suo interno ci saranno cinque classi e la novità, rispetto all’attuale plesso del quartiere Corva, è che ospiterà anche l’aspetto refettorio e dunque con l’avvento della mensa ci sarà anche la possibilità di organizzare un modello scolastico a tempo pieno per gli alunni».
Per quanto riguarda i tempi della realizzazione del progetto, salvo imprevisti e intoppi burocratici, sono stati stimati circa 20 mesi: 9-10 per l’approvazione del progetto da parte dell’ufficio della ricostruzione e per il completamento delle varianti, mentre gli altri 11-12 serviranno alla ditta a cui verranno affidati i lavori per portare a termine l’edificazione.
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