di Tiziano Vesprini
FERMO – Quando nelle Marche si dice “bocce” si intende esclusivamente la specialità della Raffa, che da noi la fa da assoluta padrona con oltre 100 società affiliate e quasi tremila praticanti tesserati, alcuni dei quali autentici campioni a livello nazionale ed internazionale.
Ma nelle Marche si può fare anche altro che giocare a Raffa, in particolare nella bella stagione e soprattutto in questo momento in cui le normative anti-Covid rendono meno problematica l’attività all’aperto rispetto a quella negli spazi chiusi dei bocciodromi. E in questo weekend la Federbocce Fermo/Ascoli è stata quella che ha offerto i più interessanti appuntamenti.
Sulla spiaggia di Porto Sant’Elpidio è andata così in scena l’ultima tappa marchigiana del circuito delle Beach Bocce, valida come qualificazione alla finale nazionale di Cattolica del prossimo weekend, tappa finale che ha visto il successo e la qualificazione tricolore di Roberto Centanni.
Sui prati del Santuario di Madonna dell’Ambro, nel territorio di Montefortino, su iniziativa di Daniele Cappelletti (dirigente della Commissione Regionale Femminile), una trentina di atlete e atleti si sono cimentati promozionalmente in montagna nella specialità della Petanque, molto in voga nelle regioni del nord Italia, ma non praticata a livello agonistico nelle Marche.
Un bel modo per divertirsi, stare insieme, mettere in campo i valori dello “Sport per tutti” e anche per pubblicizzare una disciplina insolita nel nostro territorio, ma molto adatta agli spazi aperti.
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