di Carmela Marani
I residenti e i tanti turisti che hanno scelto di fare una capatina a Fermo in questa strana e inquieta estate, hanno avuto una bella sorpresa nel visitare la Cattedrale del Duomo. Proprio alla sinistra dell’androne, circondato dagli affreschi del ‘300, è stato posizionato un Presepe realizzato, con la sua ben nota maestria, da Ciro Stajano, maestro dell’arte di origine napoletana ma da decenni nel Fermano. Un’opera senza tempo in grado di interessare, di stupire l’occhio, la mente e il cuore di chi l’ammira. Perché l’attenzione di Ciro Stajano è rivolta principalmente all’uomo. La Natività è inglobata nella vita di un paese. Attorno ad essa si snodano strade, piazze, abitazioni e tutti gli abitanti sono intenti alle loro occupazioni. Un Presepe particolarmente “blasonato” che ha ricevuto apprezzamenti e riconoscimenti in esposizioni di mezza Europa. “Ci siamo fermati a lungo ad ammirare questo manufatto – ci dicono alcuni turisti – Occorre tempo per coglierne tutti i particolari che lasciano incantati. Un piccolo mondo riprodotto con maestria nei minimi particolari. Un ulteriore tassello dei tesori di questa vostra bellissima città”.
Una sorpresa anche per l’autore che aveva donato il Presepe alla Curia Arcivescovile che lo aveva posizionato in un primo momento vicino all’altare di San Savino. “Sono rimasto sorpreso e felice dopo il lockdown – le parole dell’artista – di trovarlo lì, nell’androne della Cattedrale, sua sistemazione definitiva in un contesto estremamente suggestivo. E sono colpito anche nel vedere con quanta cura è stato realizzato il basamento che permette una visione ottimale, a 360 gradi, di tutti i particolari. Un deferente ringraziamento va all’Arcivescovo metropolita, monsignor Rocco Pennacchio e ai suoi più stretti collaboratori, don Michele Rogante e la direttrice dei Musei Diocesani Alma Monelli”.
Davvero occorre tempo per ammirare tutti i particolari di questa Natività. La bottega dell’artigiano intento a rifinire e cesellare l’ultimo lavoro al suo tavolo ingombro di tutti gli attrezzi necessari, circondato da quanto già realizzato o la massaia che stende i panni da un balcone all’altro o ancora il variopinto bancone per la vendita del pesce con l’acquirente e il venditore nell’atto della contrattazione. Un piccolo mondo riprodotto con maestria nei minimi dettagli comprese le espressioni dei volti, ciascuna significativa dello stato d’animo del momento.
Ciro Stajano si è diplomato all’Istituto Statale d’arte di Sorrento e successivamente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli e la conclude con i maestri Giovanni Brancaccio, Domenico Spinosa e Arnoldo Ciarrocchi. All’Accademia frequenta la Scuola Libera del Nudo. Ha insegnato discipline pittoriche all’Istituto Statale dell’Arte di Spoleto, al Liceo Artistico Statale di Porto San Giorgio e all’Istituto Statale d’Arte di Fermo.
E’ un maestro d’arte, non solo e non tanto per la sua formazione, per la sua ben nota sensibilità e maestria artistica, ma anche per il suo insegnamento, per la modestia di chi, con vivo entusiasmo, conserva e tramanda la passione per l’arte in tutte le sue forme.
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Dopo, il grande,, Proff Pende unico maestro dell fermano,. Saluti, da Simone Milan, Ciabbattoni, e Ciccola Grande Maestro