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Inaugurata la nuova scuola
‘Mannocchi Tornabuoni’, Pezzani:
“Fiore all’occhiello che unisce 7 Comuni”

PETRITOLI - Il primo cittadino: "Nel corso del tempo si è cercato di inserire ulteriori progettazioni al progetto iniziale così da rendere l'edificio ulteriormente migliore. Si è passati dalla messa in sicurezza a livello antisismico, all'efficientamento energetico, quindi l'innesto dell'impianto termico, di quello elettrico ed il rifacimento delle pavimentazioni. Oggi possiamo dire che, al netto di qualche dettaglio che potrà essere sistemato in un secondo momento, l'intervento è pienamente concluso"

 

di Leonardo Nevischi

Una giornata di festa, quella di oggi a Petritoli, dove la comunità ha abbracciato il nuovo plesso scolastico ‘Filippo Mannocchi Tornabuoni’, pronto a spalancare le porte agli alunni in vista della prima campanella. Alla cerimonia del taglio del nastro, oltre all’amministrazione Pezzani ed i sindaci facenti parte dell’istituto comprensivo statale (Ortezzano, Monte Giberto, Monte Vidon Combatte, Monte Rinaldo, Ponzano e Montottone), hanno partecipato anche la dirigente Livia Tamaro, la sua predecessora Andreina Mircoli, il parroco don Umberto Eleonori, che ha dato la sua benedizione al nuovo edificio, e moltissimi genitori che hanno atteso trepidanti l’ingresso dei propri figli.

“È un giorno importante non solo per Petritoli ma per tutta l’Italia – le parole del sindaco di Petritoli Luca Pezzani -. Si riparte da un edificio ristrutturato quasi per intero, con spazi ampi e che permette di essere a norma con tutti i protocolli anti-Covid. Questo progetto rappresenta la continuazione di quello che è stato un comune agire con l’amministrazione precedente di Luca Tomassini. Nel giugno 2017 era necessario partire con i lavori e insieme alla dottoressa Mircoli, ex dirigente dell’Isc, si decise di spostare la scuola elementare a Valmir e la scuola media dove c’è la materna. È stato un lavoro immane perché gli spazi erano ristretti, ma meglio avere meno spazio che far andare i nostri bambini fuori paese. Questa è una scuola costruita nel 1974 che non aveva mai subìto un intervento così invasivo, quindi nel corso del tempo si è cercato di inserire ulteriori progettazioni al progetto iniziale così da rendere l’edificio migliore. Si è passati dalla messa in sicurezza a livello antisismico, all’efficientamento energetico, quindi l’innesto dell’impianto termico, di quello elettrico ed il rifacimento delle pavimentazioni. Oggi possiamo dire che, al netto di qualche dettaglio che potrà essere sistemato in un secondo momento, l’intervento è pienamente concluso. La ‘Filippo Mannocchi Tornabuoni’ era rimasta chiusa per circa 3 anni (ottobre 2017) ed oggi, dopo le opere strutturali e di adeguamento, può considerarsi un fiore all’occhiello che unisce ben 7 comuni – chiosa il primo cittadino Pezzani, il quale poi cita Vasco Rossi nel fare l’augurio a tutti gli alunni che si apprestano a vivere il nuovo anno scolastico – La scuola è l’unico ponte per aggrapparsi al futuro”.

A seguire la preside Livia Tamaro, che non scomoda nessun cantautore, tuttavia si rifà al mantra più comune del periodo del post lockdown: “Adesso possiamo dirlo: andrà tutto bene! Quest’oggi sono emozionata più dei bambini – seguita la Tamaro mentre alle sue spalle circa 608 alunni, muniti di mascherina, si apprestano ad entrare nell’istituto – Ci ricorderemo a lungo di questo primo giorno di scuola del 2020. Abbiamo lavorato tutta l’estate per giungere puntuali a questa data e ad essere sinceri sembrava impossibile poter riaprire perché di tanto in tanto prevalevano le ansie, le paure , l’angoscia e le preoccupazioni. Alla fine, nonostante le mille difficoltà che ogni giorno si presentavano, oggi inauguriamo un edificio completamente ristrutturato, che supera di gran lunga il precedente. La festa vera e propria è rinviata a quando potremo tornare alla normalità, che per adesso è già quella di poter rivedere gli insegnanti ed i bambini negli occhi’.

Nonostante gli ingressi contingentati, le ricreazioni a gruppi e l’obbligo di utilizzare gel e mascherine, come previsto dalle norme anti-contagio, al momento la scuola ‘Filippo Mannocchi Tornabuoni’ si può dichiarare Covid free, con oltre l’80% dei docenti e degli operatori scolastici risultati negativi ai test sierologici. Inoltre, sebbene l’età media non sia poi così bassa, nessuno degli 80 insegnanti si è messo in aspettativa, sintomo di quanto sia grande la voglia di ripartire e di dare il proprio contributo alla comunità. A dare man forte all’istituto sarà anche il governo, che si è già impegnato nel distribuire una prima fornitura di mascherine chirurgiche e continuerà a farlo con cadenza settimanale o bisettimanale, affinché sia proprio la scuola a metterle in dotazione degli studenti.

 


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