Il presidente del Rotary Club Alto Fermano Sibillini, Emidio Pipponzi, il socio Roberto Pieroni e il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, hanno incontrato a Jesi il presidente del locale Rotary Club, Marco Pozzi, primario di Cardiochirurgia pediatrica presso l’ospedale di Ancona, per portare avanti un progetto legato alla nuova frontiera della medicina diagnostica, ovvero di telemedicina.
“La telemedicina – spiega Pipponzi – ha l’ambizioso obiettivo di effettuare diagnosi di ogni tipo, da quella cardiologica a quella oncologica passando per quella dermatologica oppure quella ortopedica, senza recarsi presso gli ospedali dove lavorano i migliori medici che spesso si trovano lontano dalle nostre abitazioni.
Attraverso l’invio telematico dei referti, che possiamo fare anche in ambulatorio vicino casa, ai migliori specialisti sparsi per il mondo, sarà possibile senza dover fisicamente percorrere viaggi lunghissimi, avere dei consulti diagnostici, risparmiando tempo e denaro. Se ad esempio abbiamo il referto di una Tac e vogliamo avere un consulto da parte di uno specialista che lavora presso un ospedale, sarà sufficiente recarsi presso il proprio medico di base il quale potrà collegarsi con lo specialista di turno ed avere una diagnosi rapida e professionale. Sarà possibile anche effettuare diagnosi in tempo reale collegandosi direttamente mentre si esegue una ecografia all’addome anche da parte di un medico non specialistico che, collegato direttamente con lo specialista potrà essere la mano virtuale dello stesso specialista che potrà teleguidare a distanza la mano del medico di famiglia ed effettuare la diagnosi senza far muovere il paziente”.
Questo sistema è già in uso nei maggiori ospedali, ma l’intento del Distretto 2090 del Rotary International, guidato da Rossella Piccirilli, che unisce i club di Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, è quello di portare la telemedicina alla portata di tutti, inserendo questo come progetto di punta dell’anno rotariano 2020/2021.
Anche l’amministrazione comunale di Servigliano, stimolata dal Rotary Club Alto Fermano Sibillini ha risposto presente. Il sindaco Manco Rotoni ha guidato la spedizione jesina e si è mostrato molto disponibile alla collaborazione verso un progetto che ha definito epocale. “Sarebbe fantastico – ha detto Rotoni – se i nostri cittadini potessero recarsi dal proprio medico di base e, dopo aver fatto un esame esterno oppure direttamente in ambulatorio, potessero tornare a casa con una diagnosi effettuata da uno specialista di Milano piuttosto che da Parigi. Non parliamo di fantascienza ma di realtà, purtroppo per ora solo al servizio di pochi. Non ultimo sarebbe il risparmio in termini ambientali: meno auto che girano per raggiungere gli ospedali (la statistica ci dice che l’80% dei referti si potrebbe risolvere con diagnosi semplici), meno stress e risposte più rapide. Allora perché non sostenere questo progetto del Rotary? Noi ci siamo”.
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