Sarà ancora il prof. Nicola Verzina a dirigere il Conservatorio Pergolesi di Fermo, fino al 2023. Era lui l’unico candidato nel ruolo di direttore: ieri pomeriggio le elezioni, che hanno visto comporsi anche il nuovo Consiglio accademico. A farne parte per il prossimo triennio saranno Simonetta Fraboni, Luca Marziali, Sergio Mascarà, Lorenzo Luciani, Cesarina Compagnoni e Paola Curzi. Un mandato che si chiude, uno nuovo che parte in un periodo particolarmente delicato a causa dell’emergenza Covid. Per il direttore del Pergolesi, il bilancio del triennio 2017-20 “è positivo, avendo il conservatorio raggiunto importanti risultati sul fronte della didattica, con la messa a ordinamento dei diplomi di primo livello, di secondo livello (diploma magistrale), dei corsi propedeutici e l’avvio di un importante Master di specializzazione in musica contemporanea. Purtroppo abbiamo dovuto far fronte agli enormi problemi causati prima dal sisma del 2016 e poi dal Covid”.
Positivi i dati sulle iscrizioni in Conservatorio. “Gli iscritti negli ultimi hanni hanno avuto un trend di crescita molto importante – nota con soddisfazione il prof. Verzina – tale tendenza ha subito un inevitabile rallentamento nelle ammissioni per il 2020-21 a causa del coronavirus, comunque in proporzioni meno negative di quanto ci aspettassimo”. Il Covid-19 ha imposto novità enormi per ogni tipo di didattica, cambiamenti ancor più complessi da attuare per un istituto come il conservatorio che, per molte attività, non può prescindere dalle lezioni in presenza. “Il 2020.21 ha determinato un ripensamento delle modalità della didattica e del rapporto studenti docenti – prosegue il direttore del Pergolesi – Una parte della didattica sarà a distanza, ma tutte le materie strumentali verranno svolte in presenza all’interno di un rigido protocollo di sicurezza. Il Conservatorio si sta dotando di tutto quanto necessario per affrontare questa nuova situazione e la collaborazione fattiva dei colleghi sarà molto importante, più delle paure, che possono essere tranquillamente azzerate se si seguono le procedure e tutte le precauzioni”.
Un messaggio di positività, quindi, per un’attività che deve e vuole fortemente andare avanti, con prudenza e superando i timori. Fondamentale, conclude il direttore, “riprendere la produzione artistica e i progetti musicali in presenza e con il pubblico. La musica è rapporto fisico ed empatico fra i musicisti e gli ascoltatori. Il moto dell’animo e delle emozioni e passioni dovuto all’ascolto avviene prima di tutto nella sala da concerto”.
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