Coronavirus, l’Av4: “Attualmente
23 ricoverati al Murri, prosegue lo screening
sui sanitari, solo un positivo”

COVID - Intanto prosegue lo screening sul personale sanitario disposto e fortemente voluto dal direttore di Area vasta, Licio Livini. "Ogni giorno vengono eseguiti 30 tamponi. Non ci sono nuovi positivi, l'unico caso da quando è iniziato il monitoraggio è quello comunicato nei giorni scorsi"

di redazione CF

Sono 23 le persone positive al Covid attualmente ricoverate al Murri, più precisamente nel reparto di Malattie infettive del nosocomio fermano. “Un paziente è arrivato poco fa. Sette sono entrati nel fine settimana, 4 sono stati dimessi e sono tornati a casa, uno – specificano dall’Area vasta 4 – è stato portato in terapia intensiva all’ospedale di San Benedetto, e uno trasferito alla Rsa di Campofilone”. Al reparto di Malattie infettive i posti totali sono 32. Un paziente, invece, residente nell’Ascolano, è ricoverato in Terapia intensiva.
Intanto prosegue lo screening sul personale sanitario disposto e fortemente voluto dal direttore di Area vasta, Licio Livini. “Ogni giorno vengono eseguiti 30 tamponi. Non ci sono nuovi positivi, l’unico caso da quando è iniziato il monitoraggio è quello comunicato nei giorni scorsi”.

Su scala regionale, invece, il Servizio Sanità delle Marche questa mattina ha comunicato che ” nelle ultime 24 ore sono stati testati 837 tamponi: 469 nel percorso nuove diagnosi e 368 nel percorso guariti. I positivi sono 37 nel percorso nuove diagnosi: 21 nella provincia di Ancona, 5 in provincia di Macerata, 7 nella provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 2 in provincia di Pesaro Urbino. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (11 casi rilevati), contatti in setting domestico (9 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (4 casi rilevati), 1 rientro dalla Tunisia, 2 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (2 casi rilevati), 1 contatto in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (2 casi). Di 3 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche”


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