Il Festival Storie, diretto da Manu Latini, propone il ricordo dedicato a Carlo Urbani. L’evento avrà luogo domenica 18 ottobre, alle ore 17.30, al teatro Del Leone a Santa Vittoria in Matenano. Un pomeriggio commovente, speciale. Era il 29 marzo 2003: le agenzie di tutto il mondo danno la notizia della morte di Carlo Urbani, vittima della Sars, sindrome che lui stesso aveva scoperto. Un Medico, un eroe: centinaia di migliaia di vite salvate grazie alla sua ricerca. Una delle figure marchigiane più commemorate al mondo. A 17 anni esatti dalla morte, il Festival Storie ricorda la sua figura con “Carlo Urbani, la voce di un fiore di loto” (il viaggio di una vita: parole, note e immagini), per la regia di Paolo Pirani. Spettacolo con Michele Ceppi, Cristina Cirilli, Giorgio Marinelli, Ilenia Severini e Paolo Pirani. Accompagnamento musicale di Marco e Lucia Santini. Partecipazione straordinaria dei familiari di Urbani: la moglie Giuliana Chiorrini e i figli Tommaso e Luca Urbani. La conduzione è affidata al giornalista Vincenzo Varagona, vice caporedattore della Rai.
La capienza del teatro di Santa Vittoria è stata ridotta a 70 posti, a causa delle normative vigenti, e sarà garantito il distanziamento fisico. Pertanto non ci sono posti disponibili, esauriti tra abbonati e coloro che hanno acquistato il biglietto in prevendita (informazioni: 339.3706029).
Carlo Urbani nasce il 19 ottobre del 1956 a Castelplanio, muore il 29 marzo 2003 a Bangkok. Era Medico parassitologo, dirigente Oms, arrivato in missione in Vietnam dopo avere lavorato, per Medici senza frontiere, in Cambogia. Nel 1999 aveva ritirato a Oslo il premio Nobel per la pace attribuito a MSF. Accesso ai farmaci essenziali e formazione del personale sanitario locale: per questo due obiettivi Urbani si è battuto per tutta la vita. Questa, appunto, è l’eredità lasciata all’Aicu, associazione nata dopo la sua scomparsa, che in 17 anni ha lavorato sostenendo progetti, promuovendo la sua figura nelle scuole, organizzando un Premio diretto a figure sanitarie che si propongano di approfondire questi temi. L’Oms ha recentemente celebrato Urbani in apertura dell’assemblea generale degli Stati membri nel Palazzo ONU a Ginevra. Ci sono paesi, come Taiwan, che dedicano a Urbani feste di liberazione nazionale.
“A Santa Vittoria in Matenano – racconta Paolo Pirani – sarà proposto il racconto con parole, musiche e immagini che sintetizza la grandezza e l’umanità di un uomo normale. Una volta ancora, con il coinvolgimento emozionale di sempre ma rifuggendo da qualsiasi tentazione celebrativa, sarà un nuovo viaggio attorno all’uomo che fu medico in prima linea, ricercatore instancabile, viaggiatore egli stesso: generoso e ostinato, sognatore e pragmatico cittadino del villaggio globale di oggi. Tanti e diversi saranno i momenti che si succederanno sul palcoscenico, dal vivo e in video, con letture, brani e commenti musicali originali, con foto della vicenda umana e professionale di Carlo, con filmati d’epoca e un testimonianza dai contenuti unici. E seppure tutto ciò che avviene in teatro finisce inevitabilmente per soggiacere alle regole dello spettacolo, questo pomeriggio sarà piuttosto l’incontro di e tra persone che condividono il senso dell’amicizia, dell’accoglienza, della solidarietà”.
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