Cna: ”Centri estetici luoghi
sicuri, no a nuove chiusure”

FERMANO - Perlita Vallasciani, presidente regionale e portavoce territoriale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato per la categoria: "Restano validi tutti i protocolli stabiliti dalle Regione in linea alle direttive nazionali per la riapertura di maggio. Servono inoltre doverose tutele dalla piaga dell'abusivismo"

I centri estetici erano, e restano, luoghi sicuri.

La categoria non ci sta ad una nuova caccia alle streghe: “I nuovi provvedimenti, seppur necessari, non cambiano le cose per noi – dice Perlita Vallasciani, presidente regionale e portavoce territoriale di Cna Estetica -, restano validi tutti gli obblighi di osservanza dei protocolli già stabiliti dalle Regioni in linea alle direttive nazionali per la riapertura di maggio”.

Il centro estetico è un luogo sicuro, dove si lavora scrupolosamente nel totale rispetto delle misure adottate: “La piaga dell’abusivismo nel settore dei servizi alla persona – ripete Vallasciani – ha leso gravemente l’immagine della professionalità di questa categoria: mai come adesso possiamo pretendere rispetto per il nostro lavoro e marcare nettamente la differenza con chi opera nel sommerso, mettendo a rischio la salute della comunità. Ai colleghi dico: facciamo vedere di cosa è capace la nostra categoria”.

Un appello da parte dell’imprenditrice fermana portavoce Cna che, insieme all’associazione di categoria, si batte da tempo contro il dilagare di un fenomeno che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che rispettano le regole, tanto più in questa fase di emergenza sanitaria nell’assicurare l’osservanza dei protocolli.

“L’abusivismo inoltre – ricorda il presidente territoriale Cna, Paolo Silenzi – vanifica lo sforzo collettivo di contenere il contagio e getta discredito sulle imprese che operano nella legalità. Come Cna siamo convinti che vada evitata a tutti i costi la possibilità di una seconda chiusura delle imprese del settore, così come le palestre, che dimostrano disponibilità a confrontarsi con le istituzioni per individuare le soluzioni più efficaci. Nuove restrizioni rischiano di compromettere la continuità delle imprese e acuire il fenomeno dell’abusivismo, rispetto al quale Cna sollecita da tempo un impegno ancora più incisivo da parte delle autorità locali affinché siano intensificati i controlli”.


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