di Giulia Mencarelli (Foto e video di Andrea Petinari)
«“Erasmus+” rappresenta il lato migliore dell’Europa». Classi terze e quarte delle superiori di venti istituti scolastici della provincia di Macerata, 14 enti territoriali a sostegno dell’iniziativa e 133 studenti che hanno attraversato l’Europa in lungo e in largo. Sono solo alcuni dei dati che, sommati, completano il progetto Goals for future.
L’incontro alla Camera di commercio
È nella giornata per fare il punto su questa esperienza che il presidente della Camera di commercio delle Marche, Gino Sabatini, spiega: «Digitalizzazione, innovazione, cultura, trasferimento tecnologico, gestione del patrimonio artistico-culturale. La Camera di commercio, quale organo promotore, per la prima volta è riuscita a mettere in campo tutti questi ideali, cofinanziando, insieme alle scuole un sostanziale contributo tale da portare le centoventi borse iniziali, a ben 133. Quindi 133 borse di studio, 133 opportunità di sperimentare nuovi modelli di vita». Il progetto Goals for future rappresenta una ventata di aria fresca e di europeità che smuove i ragazzi dalla routine. «Dallo stesso ente camerale – ha proseguito il presidente Sabatini – è stato percepito un ottimo approccio dei ragazzi all’Unione europea. Tanta la voglia di sperimentarsi in realtà differenti come bagaglio da riportare, poi, nel territorio marchigiano al fine di valorizzare le nostre aziende. I giovani come linfa vitale della regione.
Gino Sabatini
La nostra non è una Camera di soli servizi ma anche di prospettive future. Il futuro delle Marche passa dai giovani». In collegamento online alcune testimonianze degli studenti che nell’estate del 2019, una volta selezionati, hanno iniziato l’avventura europea. Maribor, Portsmouth, Berlino sono solo alcune delle città attraversate dagli studenti aderenti al progetto. Chi nel settore accoglienza, chi in quello di sostegno alle fasce più deboli chi in quello economico, hanno, tutti, ereditato quella conoscenza culturale e tradizionale dalle città ospitanti. «Molti studenti chiedevano un prolungamento della borsa di studio per continuare a vivere in un contesto a loro completamente diverso – dice la responsabile dell’area promozione di Macerata, Lorenza Natali -. Ad un iniziale atteggiamento di timore, perché lontani da quelle sicure reti di sostegno, amici, scuola, famiglia, ha fatto subito seguito la voglia di sperimentare contesti lavorativi sempre più differenti. Una completa ed autonoma messa in discussione».
Fabrizio Schiavoni
Sull’ottima riuscita dell’iniziativa anche il segretario generale della Camera di commercio delle Marche, Fabrizio Schiavoni, che evidenzia: «Goals For Future, mira ad elevare il grado di conoscenza e di esperienza dell’attività formativa e professionale dei giovani, in un contesto non locale ma internazionale. Ecco perché parliamo di Erasmus+: un’addizione che riguarda la dimensione europea». Goals for future traccia agli studenti gli strumenti per un primo approccio al mondo del lavoro. E allora, sempre di più l’impegno ad allineare le esigenze delle aziende ai curricula dei ragazzi. In che modo? Il segretario Schiavoni ha aggiunto come «la formazione curriculare è certamente indispensabile perché offre una base irrinunciabile di conoscenze ma dobbiamo dare ai giovani la possibilità di verificare questa conoscenza in contesti competitivi, di confronto non solo nazionali ma anche internazionali».
Preziosi anche gli interventi dei partner territoriali di progetto. Tra questi il segretario generale Fondazione Symbola, Fabio Renzi che ha sottolineato, la non scontata, collaborazione con la Camera di Commercio. Si è complimentato con gli studenti, parlando di «esperienza incentrata sull’economia circolare». Renato De Leone, delegato del Rettore per l’internazionalizzazione Università di Camerino che ha dichiarato: «Erasmus+ rappresenta il lato migliore dell’Europa, consentendo ai nostri ragazzi di darle un volto. Parteciparvi è un passo per tutti quanti noi e permetterà agli studenti di interfacciarsi con i loro colleghi internazionali». Il progetto «è uno strumento per rafforzare le soft skills. Questo è solo l’inizio. Il mio augurio è quello di tornare a vivere la mobilità internazionale, importantissima per crescere e sentirsi parte di una comunità» ha detto Pamela Lattanzi, delegata del rettore per l’orientamento dell’Università di Macerata. All’incontro hanno partecipato, da remoto i protagonisti dell’esperienza internazionale: Alberta Iezzi e Chiara Pietanesi, del Liceo Leopardi di Recanati, ospitate a Portsmouth dalla Language Solution. Alessandro Cavallaro del Divini di San Severino, anche lui a Portsmouth; Lucrezia Rollo e Gaia Vallesi, entrambe dell’Iss Varano di Camerino che hanno vissuto l’esperienza di tirocinio a Maribor in Slovenia allo Zni (Institute for new age education).
Lorenza Natali
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