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“Voucher alle imprese e azioni di branding”,
la ricetta di Valentini per un finanza
sostenibile nelle Marche

FINANZA - Le mosse suggerite dal presidente della Fondazione San Giacomo della Marca: "Potrebbero essere i capisaldi di una nuova politica regionale per una finanza sostenibile che si innesti intelligentemente nelle dinamiche dei mercati finanziari presenti e future"

di Massimo Valentini *

La situazione creatasi con la pandemia ha accelerato un trend di crisi in atto da diversi anni. La sempre più invocata strada di un modello socio-economico sostenibile appare particolarmente interessante per un territorio come la nostra Regione, dove la sostenibilità è in qualche modo un bene ancora presente, tanto che costituisce un grande fattore di richiamo esterno e quindi una possibilità di sviluppo futuro. Per lo sviluppo della struttura socio economico regionale occorre avere una finanza sostenibile, ovvero una finanza che abbia al centro il sostegno alle Pmi, alle Opere Sociali e infrastrutturali della Regione, necessarie per ottenere l’innalzamento dei livelli di competitività del territorio. Il forte ritardo nell’adeguamento dei modelli tradizionali di Banca, nonché una crisi finanziaria sistemica che ha indotto ad implementare norme regolamentari severe con conseguenze pesanti sull’erogazione del credito, ha portato progressivamente alla forte riduzione di banche locali con governance locali.

Negli ultimi decenni le politiche regionali nel settore si sono concentrate dapprima sul sostegno alla presenza dei Confidi e, negli ultimi anni, sui processi per un loro accorpamento. Queste politiche negli ultimi 20 anni, hanno utilizzato centinaia di milioni di euro di fondi pubblici/europei, destinati alla contribuzione dei Confidi, con gravi limiti di efficienza nella allocazione delle risorse. La contribuzione non è stata mai selettiva in relazione alla qualità espressa dal Confidi nel servizio alle imprese, ma le risorse sono state allocate unicamente seguendo criteri “sindacali”. Tale sistema, non favorendo una dinamica concorrenziale, ha impedito al settore di crescere in qualità ed efficienza; al contrario, ha contribuito al mantenimento di posizioni di rendita improduttiva. Lo scopo attuato di queste politiche è stato quello di salvaguardare un sistema “consociativo”, ma le vittime di questa impostazione sono state le Pmi marchigiane, che non hanno ricevuto fondi pubblici diretti per il sostegno alla propria gestione finanziaria e non hanno visto sorgere un sistema efficiente di supporto.

Nei dati di contesto occorre altresì prendere atto delle profonde modificazioni avvenute nel panorama degli intermediari finanziari che ha visto il rapido sviluppo di nuovi soggetti, alternativi o complementari al sistema bancario che mantiene il suo peso nel settore, ma non è più l’unico referente . Sempre in riferimento ai dati di contesto pensare oggi di poter ricreare un importante soggetto bancario tradizionale su base regionale non ha alcuna evidenza ragionevole da perseguire. Stante quanto sopra detto quali politiche regionali adottare per assicurare una finanza sostenibile per gli operatori della nostra regione?
Posto che solo la garanzia dello Stato non solo nel presente, ma anche nel futuro, sarà fondamentale per l’erogazione del credito alle Pmi appare prioritario sostenere con fondi regionali sezione speciali del Fcg/Mcc, per integrare la garanzia del Fondo alle imprese della Regione. Oggi una primaria necessità è quella di sostenere l’evoluzione delle capacità imprenditoriali nella gestione finanziaria, alla luce di un contesto dei mercati finanziari totalmente cambiato rispetto al passato e in continua evoluzione, pertanto appare fondamentale il sostegno alla innovazione nella gestione finanziaria di impresa attraverso la concessione di Voucher alle imprese. La rapida evoluzione di nuovi ed evoluti soggetti di finanza complementare richiede inoltre azioni di sostegno all’utilizzo della finanza innovativa da parte delle Pmi della regione, attraverso la concessione di Voucher alle imprese per una compartecipazione alle spese per accedere a canali di finanza complementare. Per il target delle micro imprese è importante il sostegno alle attività di microcredito attraverso la concessione di Voucher alle imprese che ricorrono a tali enti per attività di consulenza finanziaria. Infine avviare una serie di azioni di branding per favorire i percorsi di finanza circolare, ovvero l’investimento diretto dei risparmi in obbligazioni quotate (minibond) di imprese marchigiane, appare altresì un via da percorrere. Questi potrebbero essere i capisaldi di una nuova politica regionale per una finanza sostenibile che si innesti intelligentemente nelle dinamiche dei mercati finanziari presenti e future”.

* Presidente Fondazione San Giacomo della Marca


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