Visto il protrarsi della situazione emergenziale e delle difficoltà economiche che ne conseguono, l’Amministrazione comunale di Porto Sant’Elpidio, in sede di assestamento di bilancio, ha deciso di prevedere la disposizione di diversi ristori per l’anno 2020. La prima delle misure che viene messa immediatamente in campo è quella che va a sostenere situazioni di oggettiva difficoltà e per la quale il governo non ha, ad oggi , previsto alcuna forma di sostegno e, probabilmente, non ne prevede in futuro.
“Nello specifico, – spiega il Sindaco Nazareno Franchellucci – parliamo della situazione per la quale si registrano già diversi casi nella nostra città, e che contempla la fattispecie delle attività artigianali, commerciali e pubblici esercizi, cui titolari siano stati costretti alla chiusura dell’attività a seguito dell’accertata positività al Covid-19 del titolare stesso o di familiari conviventi. Preso atto che nel tessuto economico cittadino è molto diffusa la presenza di attività all’interno delle quali prestano la propria attività lavorativa più componenti dello stesso nucleo familiare, a sostegno di tale situazione, l’amministrazione comunale intende aprire un primo bando per l’assegnazione di un contributo straordinario di tale entità: euro 500,00 nel caso in cui il soggetto raggiunto dal provvedimento di quarantena obbligatoria sia l’unico componente del nucleo familiare a prestare la propria attività presso l’impresa oggetto di chiusura; ed euro 1.000,00 nel caso in cui nell’impresa oggetto di chiusura prestino la propria attività lavorativa due o più componenti il nucleo familiare. Abbiamo, infatti, certezza che ci sono varie situazioni in città dove tutta la famiglia impiegata all’interno della stessa attività ha avuto situazioni di malattia. Ci è sembrato giusto introdurre questa misura rapidamente per garantire un aiuto da parte dell’amministrazione comunale non avendo incassato nulla e non avendo ricevuto dallo Stato alcun sussidio non essendo una di quelle categorie per le quail era prevista la chiusura”.
I requisiti di ammissione saranno i seguenti: regolare iscrizione al registro delle imprese; appartenenza ad un settore di attività riconducibile all’artigianato, al commercio o pubblico esercizio; sede operativa dell’impresa nel Comune di Porto Sant’Elpidio; chiusura dell’attività per un periodo di almeno 10 giorni a seguito di provvedimento di quarantena obbligatoria comunicato da parte dell’Asur competente; essere in regola con il versamento dei tributi locali (IMU-TASI-TARI-IMPOSTA PUBBLICITÀ – TOSAP) dovuti nel Comune di Porto Sant’Elpidio. Il beneficio viene concesso anche alle attività la cui sede dell’impresa sia situata al di fuori del territorio comunale, purché il titolare ed il suo nucleo familiare risultino avere la residenza anagrafica nel Comune di Porto Sant’Elpidio.
Queste le parole dell’Assessore al Bilancio Emanuela Ferracuti. “L’attenzione di questa amministrazione è rivolta soprattutto alle famiglie, ma anche alle attività commerciali, per le quali il Governo non ha pensato a nessun tipo di sostegno. La tutela della salute dei cittadini oggi è la priorità. E le scelte coraggiose oggi fanno la differenza per salvare la città da una crisi sanitaria e socio-economica senza precedenti. Quello che noi dobbiamo fare in questa fase, come abbiamo fatto anche nella fase della crisi più difficile, è da un lato informare i cittadini in maniera precisa e puntuale e dall’altro rimetterci in moto per offrire sostegni e aiuti, anche locali, alle categorie colpite . Io mi sento di poter dire che tanto abbiamo fatto in questo senso e tanto torneremo a fare. Perché a prescindere da quello che speriamo farà il Governo in termini di aiuto alle categorie economiche colpite, noi ci saremo e stiamo già studiando misure e provvedimenti”.
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