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Guida alle nuove isole ecologiche: il direttore Ceccarani risponde a dubbi e domande

PORTO SAN GIORGIO - Abbiamo intervistato il direttore della San Giorgio Distribuzione Servizi, Marco Ceccarani, che con un video su YouTube ha anche voluto chiarire tanti aspetti del nuovo sistema di conferimento rifiuti urbani.

Il direttore della San Giorgio Distribuzione Servizi, Marco Ceccarani

di Maria Vittoria Mori

Sta facendo molto discutere l’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti attraverso le isole ecologiche nella città di Porto San Giorgio che sta abbandonando il “porta a porta”. Molte sono le domande che i cittadini stanno rivolgendo sui social network. Abbiamo così intervistato il direttore della San Giorgio Distribuzione Servizi, Marco Ceccarani, che con un video su YouTube ha anche voluto chiarire tanti aspetti del nuovo sistema di conferimento rifiuti urbani.

Come mai si è scelto di passare ad un sistema ad isole per tutta la città?

Fondamentalmente sono stati i buoni risultati ottenuti nella sperimentazione nella zona nord della città; l’utilizzo delle isole ha riscontrato il favore dei residenti che ne fanno, nella stragrande maggioranza dei casi, un uso corretto con un’elevata percentuale di differenziata (intorno al 76%). Inoltre il sistema ha dimostrato una buona capacità di venire incontro anche alle esigenze turistiche della città, infatti gli utilizzatori delle seconde case, che soggiornano per brevi periodi, difficilmente potevano seguire il calendario settimanale del porta a porta. A questi vantaggi va considerato anche che il sistema ad isola permette una riduzione dei mezzi in circolazione nella città, quindi meno inquinamento e si controllano meglio i costi della raccolta.

L’utilizzo delle isole è semplice?

Molto semplice, ci sono anche dei video esplicativi per il conferimento. Basta avvicinare la tessera ed aprire lo sportello e gettare il sacchetto, vetro e barattoli vanno conferiti senza sacchetto. La calotta si apre da sola in automatico, va solo richiusa. Sicuramente anche per le persone anziane sarà facile conferire, come andare a fare la spesa. Ovviamente chi non può andare a fare la spesa ed è aiutato, risolverà allo stesso modo il problema del conferimento. Nelle nuove isole si controlla solo il volume dei conferimenti dell’indifferenziato e non il peso.

Come mai si è fatta la scelta di un controllo a volume e non a peso?

La gestione a volume, che è equivalente ai fini di una tariffazione puntuale a quella a peso, come previsto dalla normativa, è quella utilizzata da tutti i gestori che applicano la tariffa puntuale, basta fare un giro in internet per verificare che nelle città dove è applicata si parla di numero svuotamenti e litri. Allego uno studio sulle principali realtà che applicano la tariffa puntuale, nessuno utilizza il peso per le difficoltà e costi di gestione nell’applicazione di questo parametro per la tariffa. Ci siamo attenuti alla valutazione costi/benefici fatte in altre realtà. La gestione del peso, sicuramente valida anche questa, avrebbe comportato ai valori dei bandi fatti finora un investimento ben al di sopra dei due milioni di euro. I comportamenti scorretti ci sono anche nelle isole a peso. Anche a Nord ci sono casi di chi conferisce senza attaccare etichetta sul sacco e inserisce indifferenziato nel bidone della plastica, per errore o volutamente non lo sappiamo. Così come nel porta a porta ci capita di raccogliere sacchi che hanno dentro di tutto nella plastica o nell’organico. Molto dipende dalla collaborazione e attenzione dei cittadini che nella maggioranza dei casi c’è e poi dai controlli. Anche in queste isole si avranno le telecamere e i sacchi hanno già il codice a barre preimpostato. Queste isole poi si possono controllare via computer sul livello di riempimento per intervenire prima a risolvere eventuali criticità di saturazione.

 

C’è il rischio abbandoni nei pressi delle isole?

Il problema abbandoni esiste ma confidiamo che, come avviene nell’area nord di Porto San Giorgio, siano casi isolati. La stragrande maggioranza dei cittadini in quest’area utilizza il sistema in modo corretto e con soddisfazione. Le isole comunque saranno videosorvegliate come detto e con il comune stiamo avviando una convenzione per gestire noi direttamente i controlli con ispettori ambientali. E poi uno dei vantaggi di avere un gestore comunale è che eventuali situazioni critiche, saranno prontamente risolte, come sempre fatto.

Cambiano le regole di differenziazione dei rifiuti?

No assolutamente no. I rifiuti devono essere differenziati alla stessa maniera del porta a porta, e quindi l’utenza Sangiorgese è un’utenza che ne conosce molto bene le modalità. La differenziata è vero che comporta l’impegno del cittadino (sia che ci sia il porta a porta che con le isole), ma è, insieme alla riduzione dei rifiuti, l’unica strada che abbiamo per ridurre l’impatto della gestione dei rifiuti sul nostro ambiente. Porto San Giorgio ha un buon risultato di percentuale di differenziata, intorno al 70%, tuttavia il dato dei volumi pro-capite resta elevato anche per questioni strutturali della città. In Italia, soprattutto al centro-sud si sta creando una situazione di carenza impiantistica rilevante, quindi i costi di smaltimento e riciclo stanno aumentando. Il problema impiantistico ho paura che un giorno ci presenterà il conto come i posti letto sugli ospedali. A livello comunale possiamo lavorare solo su come contenere i costi della raccolta, differenziare e ridurre i rifiuti ed è questo che si vuole fare con questo nuovo sistema. Al cittadino si dà però la possibilità di conferire plastica, vetro, carta, metalli, organico ed indefferenziato quando vuole in base alle proprie esigenze, e contiamo che continui a fare una buona differenziazione come fatto finora, forse anche meglio in quanto a volte si utilizzava il giorno dell’indifferenziato per anticipare lo smaltimento di altri rifiuti riciclabili. La percentuale che abbiamo alle isole nel nord della città è al 76%.

I sacchetti utilizzati saranno gli stessi?

Si devono utilizzare come adesso quelli distribuiti da noi. Daremo, tuttavia, più sacchetti ma più piccoli. Questo permetterà di andare più spesso a conferire i rifiuti all’isola se lo si preferisce. Ovviamente chi ha spazio in casa può continuare a conferire una volta a settimana carta, plastica, vetro etc se lo ritiene opportuno, riempiendo più sacchetti. Maggiore libertà insomma, importante rispetto delle regole di differenziazione.

Quante tessere avrà il cittadino?

Le tessere verranno inviate a tutte le utenze domestiche e quelle non domestiche che non utilizzano propri bidoni per il conferimento iscritte al ruolo TARI di Porto San Giorgio, anche se non residente. Se un contribuente ha più utenze TARI gli verrà consegnata una tessera per ogni utenza, abitazione principale e seconda casa/ufficio, ad esempio. C’è comunque la possibilità di richiedere ulteriore tessera per chi ne ha bisogno e questa verrà rilasciata con il pagamento di una cauzione.

Sono previste isole a scomparsa?

Al momento no. Premesso che l’isola a scomparsa comporta comunque l’occupazione di suolo anche maggiore rispetto a quella attuale in quanto vanno assicurati comunque spazi di installazione e manovra per mezzi particolari per il loro svuotamento. Sono forse di minore impatto visivo ma hanno un costo di impianto e gestione che si possono permettere comuni con molte centinaia di migliaia di utenti sui quali si suddividono i costi e infatti anche nei grandi comuni sono in numero molto limitato in specifiche aree rispetto al totale delle installazioni. Poi comportano una manutenzione particolare per evitare che i residui che col tempo si accumulano comunque nello scavo non diano luogo a cattivi odori. Le nostre isole hanno cassonetti esterni che possono essere facilmente puliti con un normale mezzo lavacassonetti.

Come si fa a conferire oggetti che non entrano nella calotta?

La calotta va utilizzata per il secco residuo non differenziato che, nella corretta differenziazione dei rifiuti, riguarda normalmente lettiere, pannolini, pannoloni, piccoli oggetti di plastica dure e legno, ceramica, etc, rifiuti non riciclabili. Se si avranno elevati volumi, cosa non auspicabile, si faranno più conferimenti, che al momento sono liberi. C’è anche un ulteriore vantaggio sulla privacy per chi usa pannoloni. Se si hanno oggetti di rilevanti dimensioni vanno conferiti come ingombranti all’ecocentro, come avveniva anche nel porta a porta, in maniera tale che verranno avviati al riciclo e non ad intasare discariche a beneficio di tutta la collettività.

Può controllare il cittadino i suoi conferimenti?

Si. Con l’invio della lettera verranno consegnate USER-ID e password con il quale l’utente potrà accedere sulla apposita piattaforma per verificare i suoi conferimenti. Molto importante un domani se si avrà la tariffa puntuale. Dalla piattaforma si potranno anche inserire le richieste per il ritiro e conferimento di ingombranti, verde, etc. Il sistema poi che registra tutti i conferimenti permette con apposito software di valutare il riempimento dei cassonetti e permette all’azienda di programmare i giri per gli svuotamenti con benefici sul livello di servizio. Valuteremo se fare anche un’App per il cittadino per utilizzare questi dati ed indirizzarsi verso le isole più libere.

 

Esempi di tariffe puntuali


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