Rapina lampo al Conad, armato
di coltello si fa consegnare l’incasso:
caccia aperta al bandito in fuga

PEDASO - Il colpo è stato messo a segno ieri sera al Conad di Pedaso. Sull'accaduto indagano i carabinieri della locale stazione

di Serena Murri

Rapina lampo al Conad di Pedaso. Un colpo veloce, messo a segno in un orario insolitamente tranquillo che aveva come obiettivo quello di sottrarre l’incasso della giornata. È successo ieri sera nel supermercato a nord del paese.

Erano da poco le 19 di ieri, quando un uomo a volto coperto, completamente vestito di nero, è entrato nel punto vendita e si è fatto consegnare l’incasso da una commessa. All’interno del supermercato, in prossimità delle casse, era presente solo una cliente che quando ha visto quello che stava accadendo è fuggita.

Il ladro ha raggiunto l’unica cassiera presente, minacciandola con un coltello di quelli da cucina, dicendole che se avesse assecondato le sue richieste non le sarebbe successo niente. La giovane, nonostante la paura, ha consegnato all’uomo i contanti. L’uomo ha fatto aprire alla commessa le altre due casse presenti e si è fatto consegnare il bottino di 4 mila euro che si è messo in tasca prima di scappare verso mare.

L’uomo era vestito completamente di nero, si diceva, di corporatura magra ed alto circa un metro e ottanta, indossava un berretto nero e una mascherina anche questa nera che gli copriva il volto fin sotto agli occhi. In base al racconto della commessa, l’uomo era certamente italiano. Paura e sgomento per gli altri dipendenti del punto vendita e per i titolari, visto che come ha ricordato Enrico Lamponi, non è la prima volta che si verificano episodi del genere. Il titolare era presente all’interno del negozio e si trovava nel suo ufficio ma è successo tutto talmente velocemente che nessuno, a parte la cassiera, è riuscito a rendersi conto di quello che stava succedendo. Per fortuna non si è fatto male nessuno.

Sull’accaduto, indagano i Carabinieri della stazione di Pedaso che si stanno occupando di tutte le verifiche del caso e si sono fatti consegnare le immagini interne registrate dalle telecamere presenti, per acquisire dettagli indispensabili all’individuazione del colpevole.


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