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Tipicità diventa set televisivo
allestito anche a cucina
“Portiamo Fermo nel mondo”

FERMO - Presentata un'edizione speciale e virtuale della manifestazione enogastronomica, dal 28 novembre all'8 dicembre. Tra gli ospiti Chef Rubio e Oscar Farinetti

di Andrea Braconi

Dal Fermo Forum al web, restando nella sede che da diversi anni ospita la manifestazione. Dalla presenza di migliaia di visitatori ad una versione on demand, con un set televisivo allestito anche all’occorrenza come vera e propria cucina.

Dal 28 novembre all’8 dicembre, con appendici anche nei giorni successivi, Tipicità torna in una versione speciale e con circa 30 eventi on line, tra i quali il Tartufo Day e diversi showcooking. Tanti gli ospiti nella giornata inaugurale: dal presidente della Regione Acquaroli al sindaco Calcinaro; dal presidente della Camera di Commercio Sabatini alla sindaca di Ancona Mancinelli, nel ruolo di presidente di Anci Marche; dai rettori degli atenei marchigiani a partner istituzionali come la Console generale italiana a Montreal, il segretario generale della Camera di Commercio italiana degli Emirati Arabi Uniti, per arrivare al Glass of Bubbly, il festival mondiale delle bollicine con il quale Tipicità aveva avviato una partnership. Nel palinsesto spiccano i nomi di Chef Rubio, Farinetti, Tinto e dei giornalisti Bonsignore e Gambacorta.

Un’edizione speciale, spiega Angelo Serri, per la quale gli organizzatori sono stati sollecitati da diverse parti, dalle aziende espositrici, dai partner ma anche dalle istituzioni. “Tipicità non poteva sparire dalla scena di questo anomalo 2020. Nei mesi scorsi è sembrato si potesse recuperare, anche con un’edizione ridotta in presenza in autunno, ma la seconda ondata ha reso impossibile anche questa possibilità. L’attuale edizione ci consente di mettere in campo l’esperienza nel digitale sviluppata negli anni scorsi”.

Diverse le iniziative realizzate nel corso dell’estate, come il Gran Tour che ha avuto una doppia modalità ad assetto variabile, più in presenza e meno in digitale o viceversa a seconda dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria. “Oggi disponiamo di una redazione completamente dedicata al digitale e ai social”.

A spingere fortemente per realizzare questa edizione è stato anche il sindaco Calcinaro, che durante la nota degenza in ospedale ha contattato Serri. “Questo per noi ha rappresentato una spinta forte e una carica notevole. Sarà una Tipicità che si apre ancora di più al mondo e alle relazioni internazionali, una politica che abbiamo sempre sviluppato e con Fermo ancora più al centro del mondo”.

Il sito web di Tipicità si trasformerà, quindi, in un serie di ambienti di relazioni, contaminazioni e business, come spiega Alberto Monachesi. “I tre padiglioni del festival saranno fruibili suddivisi per aree, con possibilità di entrare negli stand delle singole aziende e prendere appuntamenti, per confluire anche nella vendita on line”. Circa 120 le realtà coinvolte, per un lavoro che continuerà nel tempo. “Promuoviamo anche la spesa in fattoria a Montepacini, con la quale abbiamo studiato anche packaging ad hoc per vendere e portare a domicilio i prodotti realizzati dai ragazzi. A questo si aggiunge l’impegno con i ragazzi disabili del ristorante all’interno della Mole di Ancona ed il loro pacco pentagonale per Natale”.

“Per Tipicità abbiamo passato mesi nell’incertezza e ne abbiamo pensate tante, ma non c’era una formula magica – ricorda il primo cittadino Calcinaro -. Abbiamo fatto di necessità virtù e oggi si apre una modalità che nella normalità sarà parallela. Un passo importante era stato già fatto post Expo nel far girare il più possibile dentro le Marche, in Italia e all’estero il nostro brand. E quando si parla di Tipicità si parla sempre e comunque di Fermo”.

E in anteprima il sindaco ha già visionato il virtual tour di Fermo, che permetterà di promuovere la città attraverso social e nuovi media.

Da visitatrice ieri ad assessore oggi, Annalisa Cerretani manifesta tutto il suo entusiasmo nel portare avanti il festival. “È un’avventura davvero emozionante, è bello viverla insieme ed è importante fare squadra. Questo è un festival che entra nelle imprese, tocca un po’ tutto ed è anche dedicato alla solidarietà”.

Neo project partner è il Banco Marchigiano, rappresentato dal direttore generale Marco Moreschi. “Parliamo di un approccio a vetrina per le aziende partner e di un modo per utilizzare il palco come richiamo forte alle istituzioni. Dobbiamo fare un balzo in avanti, finora abbiamo giocato in difesa ma adesso dobbiamo farlo in attacco. La piccola e media impresa è il cuore pulsante della nostra economia, dobbiamo snellire l’ambito burocratico e stringere le maglie delle reti. In questo momento dobbiamo sfruttare ciò che stiamo facendo, alzare la voce per dire che dobbiamo salvaguardare questo ecosistema delle piccole e medie imprese. Banco Marchigiano lo ha fatto e continua a farlo”.

Anche Coldiretti Marche parteciperà, con la volontà di provare a raccontare quello che l’agricoltura ha portato avanti in questi mesi di estrema difficoltà e complessità, e anche il ruolo che il comparto dovrà avere e ricoprire in una prospettiva più lunga, come ribadisce la presidente regionale Maria Letizia Gardoni. “L’agricoltura ha rappresentato un settore di riferimento, non solo per una rete economica che abbiamo provato a mantenere attiva ma soprattutto dal punto di vista sociale, distribuendo alle persone e alle famiglie in difficoltà un elemento come il valore della fiducia. Racconteremo Campagna Amica, racconteremo la rete dei nostri agriturismi e ci sarà un intervento del presidente nazionale Ettore Prandini”.

Per le piccole e medie imprese una sfida difficile si è rivelata quella del percorso di digitalizzazione. “Ci vogliono investimenti e occorre crederci – afferma Paolo Silenzi, presidente CNA Fermo e membro dell’azienda speciale della moda della Camera di Commercio regionale -. Stiamo portando tante aziende ad entrare in questi processi, dove anche attraverso bandi nazionali coglieranno i benefici che vengono da queste iniziative. Come CNA porteremo esempi di imprese che hanno investito in processi innovativi. Le grandi aziende ci insegnano: sono state lungimiranti e anche in questo periodo riescono ad avere segni positivi”.

“Approcciare al digitale è quello che bisogna fare – conferma Paolo Capponi di Confartigianato Ascoli Piceno – Fermo – Macerata -, ma dobbiamo fare pressione sulle imprese per capire come questo avrà uno spazio decisamente rilevante, ferme restando fiere e altre iniziative. Il 7 dicembre abbiamo pensato di dare un’ora di buonumore all’artigianato, facendo presentare le nostre eccellenze del food dal giornalista Marco Ardemagni. Tenteremo di fare anche una sorta di asta, per dare visibilità ad artigiani e prodotti”.

 

 


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