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Da una grande passione ad una delle aziende di gestione di beni immobili più forti del territorio: così Mattia Rinaldi ha creato Domus Aurea Srl

PORTO SANT'ELPIDIO - L'elpidiense classe 1991, infatti, è il fondatore di Domus Aurea Srl, una società che si occupa di gestione di beni immobili di proprietà, costruzione e ristrutturazione di immobili e che, a piccoli passi, dal 2016 ad oggi è arrivata a dare lavoro ad oltre 20 tra dipendenti e collaboratori interni ed esterni

Ventinove anni, un mix di energia, spirito d’iniziativa ed intraprendenza. Questo è Mattia Rinaldi, amministratore di condomini nato e cresciuto a Porto Sant’Elpidio che sei anni fa, dopo una laurea in letteratura, ha deciso di non proseguire gli studi per dedicarsi ad una passione che ben presto sarebbe diventata la sua professione, tanto da spingerlo a fondare una delle aziende più grandi del territorio nel settore dell’amministrazione condominiale. L’elpidiense classe 1991, infatti, è il fondatore di Domus Aurea Srl, una società che si occupa di gestione di beni immobili di proprietà, costruzione e ristrutturazione di immobili e che, a piccoli passi, dal 2016 ad oggi è arrivata a dare lavoro ad oltre 20 tra dipendenti e collaboratori interni ed esterni, disponendo di collaborazioni con decine e decine di aziende che orbitano nel mondo dei condomini.

Dal primo approccio con questo tipo di lavoro, alla nascita della sua azienda, passando per le difficoltà causate dal Covid-19 nel settore amministrativo, sino ad arrivare all’imminente espansione territoriale dettata dall’inaugurazione di una nuova sede. Queste, e non solo, le tematiche affrontate da Mattia Rinaldi in un’intervista a tutto tondo.

Mattia, cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di amministratore condominiale? 

«Nel 2014, dopo aver conseguito la laurea triennale in letteratura, ho dovuto decidere se continuare gli studi oppure rinunciarvi e andare a lavorare. È stata una scelta piuttosto difficile, ma non disponendo di grandi possibilità economiche e non volendo gravare sulla mia famiglia, ho deciso di cercare un lavoro. La laurea in lettere era poco spendibile se non per alcuni settori, pertanto nell’ottobre del 2014 ho deciso di partecipare al bando garanzia giovani. Qualche mese prima, invece, avevo partecipato all’assemblea del condominio dove abitano i miei genitori e rimasi affascinato da quella professione, in quanto appassionato da sempre della politica vedevo nelle assemblee condominiali una sorta di Parlamento. Così iniziai la mia prima esperienza lavorativa presso quello che era l’amministratore dei miei genitori (“era” perché purtroppo nel 2017 ci ha lasciati). Già dal 2015, dopo aver fatto formazione e preso abilitazione, iniziai ad amministrare qualche condominio. Nel 2016 giunsi davanti ad un bivio nel quale dovetti prendere una delle decisioni lavorative più importanti della mia vita: prendere o meno l’attività di colui che mi aveva insegnato il mestiere. Non è stato semplice, perché in Italia i sogni non vengono finanziati, pertanto ho preso parecchie porte in faccia da diversi istituti di credito, ma alla fine grazie ai miei genitori a ridosso dei 25 anni ho aperto la mia prima azienda, la mia prima partita iva».

Come è nata l’idea di Domus Aurea Srl? 

«Quando decisi di prendere in mano l’azienda di colui che mi ha insegnato le basi del mio mestiere mi sono posto un obiettivo: rivoluzionare il mercato condominiale e creare la figura del manager condominiale e non più quella del semplice amministratore. Credo che quello che è mancato nel mio settore, immobiliare condominiale, sia stata l’innovazione. La mia formazione letteraria ha inciso fortemente nella scelta del nome da dare alla mia azienda. Nel 2017 ho incontrato un altro amministratore che condivideva il mio stesso pensiero, pertanto da quel momento nacque Domus Aurea Srl. La mia idea era quella di riuscire a soddisfare ogni esigenza del condominio e nel tempo abbiamo messo in piedi una serie di servizi ed una squadra che non teme confronti».

Quali servizi offre la sua azienda? 

«Da quando ho aperto la mia azienda ho deciso di rivoluzionare la professione, non volevo svolgerla come fanno e facevano gli altri e così è stato. Ci è voluto del tempo ma ci siamo riusciti. Ho suddiviso la mia azienda in aree dove ognuno ha il suo compito specifico, un po’ come fece Henry Ford nei primi del ‘900. Abbiamo creato la sezione amministrativa, contabile e di segreteria, tecnica, legale, assicurativa/sinistri e quella manutentiva. In questo modo siamo riusciti ad abbattere le tempistiche ed i costi aumentando precisione e professionalità».

Quali sono i vostri punti di forza rispetto ai competitor del settore? 

«Non sono solito parlare della concorrenza, però un nostro punto di forza è la presenza. I nostri uffici sono sempre aperti, ad eccezione dei giorni festivi. I nostri operatori dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 rispondono sempre al telefono e fuori dall’orario d’ufficio abbiamo creato una sezione apposita per le “emergenze” dalle ore 7 alle ore 23. Rimane scoperta solo la notte, ma il nostro lavoro non è quello del pronto intervento. A differenza di molti “colleghi” che prendono sottogamba questo mestiere e che svolgono l’attività dell’amministratore condominiale mezza giornata o facendo un doppio o triplo lavoro, noi facciamo solo questo dalla mattina alla sera. Il nostro team permette la possibilità di sopperire alle esigenze di tutti, nonostante qualcuno di noi possa essere in ferie, malato o impossibilitato al lavoro. La nostra azienda ha esponenti e dirigenti di diverse associazioni di categoria, senza contare la formazione costante che facciamo sia per i nostri manager che per i nostri contabili».

L’emergenza pandemica ha influenzato anche il vostro lavoro. Com’è essere un amministratore condominiale nell’era del Covid-19? 

«Inizialmente non nascondo di essermi preoccupato, tuttavia poco prima che chiudessero tutta l’Italia ho contattato i nostri informatici e il produttore del programma per abilitare le postazioni di lavoro da casa. La preoccupazione è stata alta, non solo per la questione del virus, ma per il pagamento dei fornitori. D’un tratto ci siamo trovati a dover scegliere chi pagare, perché il condominio non smette di esistere dal momento che si palesa una pandemia, bensì la corrente va pagata, l’assicurazione anche, così come chi fa la pulizia e chi si occupa delle varie manutenzioni. Nonostante le minori entrate non abbiamo lasciato indietro nessuno, siamo riusciti a soddisfare tutte le esigenze dei nostri condomini e rispettare egregiamente i pagamenti ai fornitori: questo non sarebbe stato possibile senza la forza del mio team».

A tal proposito, il virus sta posticipando l’inaugurazione della vostra nuova sede a Civitanova. Dopo quelle già preesistenti a Porto Sant’Elpidio e Fermo, questa nuova apertura è un chiaro segnale di espansione nel territorio…

«Sì, sicuramente non appena sarà possibile avremo il piacere di fare un ricevimento privato con le autorità locali, i dipendenti, i collaboratori ed i fornitori. Nel frattempo la nostra nuova sede di Civitanova è già operativa dal mese di settembre e, non appena potremo riprendere, abbiamo in dotazione tutti gli spazi idonei per fare le assemblee. Intanto ci siamo dotati di uno strumento certificato e innovativo per farle online e a breve forniremo le credenziali a tutti quei condomini che ne necessitano».

È soddisfatto dunque dei risultati raggiunti sino ad oggi da Domus Aurea?

«Sì, sono abbastanza soddisfatto, ma per me è solo l’inizio. Sono partito da Porto Sant’Elpidio, che è stata la mia prima sede, la culla della mia azienda, ma ad oggi la Domus Aurea Srl ma ad oggi la Domus Aurea Srl ha altri tre uffici: Fermo, San Severino Marche e Civitanova Marche diventata la sede principale e operativa, dove ho portato tutta la produzione. La sede di San Severino è presidiata dal geometra consulente Manuel Lamanna, il quale nell’ultimo anno ha incrociato il mio cammino professionale e ha deciso di non stare più per conto suo ma di proseguire insieme a me per lavorare al meglio per i suoi condomini. Vi do una piccola indiscrezione: per l’inizio del prossimo anno dovremmo avere una new entry nel nostro gruppo, tuttavia ne parleremo nel dettaglio quando tornerete a trovarmi».

 


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