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Specialisti a confronto da tutta Italia, successo per il convegno promosso da Inrca e Studio Firmano

SUCCESSO - Nonostante l’ora tarda- il convegno si è concluso alle 14.00 circa- il taglio didattico delle relazioni, i molteplici approcci disciplinari ed aspetti affrontati dell’osteoporosi – hanno tenuto alta l’attenzione dei partecipanti – fino a settanta – per ben cinque ore consecutive. Segno evidente dell’ampio interesse destato dall’argomento e della necessità di aggiornamento per una patologia spesso poco affrontata.

Il tavolo tecnico regionale sull’osteoporosi (immagine di archivio)

Specialisti di discipline diverse chiamati all’appello dal convegno che si è svolto sabato 5 dicembre on line ed in diretta dalle frequenze di Radio Fermo Uno, organizzato dall’ Inrca – col coordinamento scientifico del dr. Pietro Scendoni, responsabile Unità Operativa “Recupero Funzionale e Reumatologia” – IRCCS-INRCA di Fermo, in collaborazione con lo Studio Firmano, patrocinato dal Comune di Fermo, dall’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Fermo, dalla SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) e della SISUMed (Società Italiana di Scienze Umane in Medicina). Il convegno è stato fortemente supportato dal tavolo tecnico regionale per la prevenzione dell’osteoporosi e delle sue complicanze.

Pietro Scendoni

Alle 8.45 si sono collegati i diversi specialisti a confronto sul tema, unitamente alle autorità che hanno portato il loro saluto istituzionale. Prima fra tutte la neo-rieletta Presidente dell’Ordine dei Medici di Fermo dr.ssa Anna Maria Calcagni che ha evidenziato l’importanza dell’approccio multidisciplinare del convegno, auspicando che analoghe iniziative di carattere formativo possano continuare ad avere luogo, con tutte le difficoltà che la modalità virtuale implica. La Presidente ha evidenziato come l’attuale pandemia ha catalizzato l’attenzione, oscurando le altre patologie che continuano ad esistere e che rischiano di passare in secondo piano, con pericolose conseguenze, quando la pandemia avrà fine. Saluto istituzionale del dr. Gianni Genga Direttore Generale IRCCS-INRCA che ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, salutando tra i relatori i numerosi medici dell’Istituto e anticipando alcune novità nell’organizzazione assistenziale come l’istituzione dell’Ortogeriatria.

In collegamento on line da Roma anche l’Assessore Regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che si è impegnato a dare evidenza all’attività ed alle problematiche poste dal tavolo tecnico regionale per la prevenzione dell’osteoporosi, preannunciando nella gestione della sanità marchigiana alcuni cambiamenti di rotta per la valorizzazione dei Medici e delle Professioni Sanitarie.
Al via le relazioni delle tre sessioni – metabolismo osseo in età pediatrica, terapie e bioetica e approccio chirurgico alle complicanze “fratturose” dell’osteoporosi- con interventi estremamente interessanti: l’uso della vitamina D in età pediatrica specie nei primi mesi di vita per il migliore accrescimento dello scheletro che ha aperto fronti di discussione anche in relazione ai suoi aspetti preventivi nella pandemia in corso, gli aspetti endocrinologici legati al metabolismo osseo, l’appropriatezza dei farmaci usati – paradossalmente la spesa per i farmaci per l’osteoporosi è contenuta sul piano statistico a fronte ad es. di quella per i farmaci antipertensivi, dal momento che il paziente inizia la terapia per l’osteoporosi ma spesso non la porta a termine- le ultime ed affascinanti frontiere delle cellule staminali e dell’utilizzo del loro potenziale rigenerativo ed energetico nella ricostruzione delle fratture e di altre degenerazioni – la chirurgia d’avanguardia del femore nella femoro-plastica, sempre meno invasiva e sempre più ricostruttiva e rigenerativa dell’osso.

Il Dr. Scendoni come relatore ha parlato del rapporto tra malattie infiammatorie croniche come l’artrite reumatoide ed il connubio con l’osteoporosi e sarcopenia che ne fanno un potenziale disabilitante molto elevato. Solo la diagnosi precoce e l’uso di farmaci di provata efficacia di cui in questi ultimi anni la farmacopea si è dotata, possono scongiurare una disabilità altrimenti inevitabile.

Nonostante l’ora tarda- il convegno si è concluso alle 14.00 circa- il taglio didattico delle relazioni, i molteplici approcci disciplinari ed aspetti affrontati dell’osteoporosi – hanno tenuto alta l’attenzione dei partecipanti – fino a settanta – per ben cinque ore consecutive. Segno evidente dell’ampio interesse destato dall’argomento e della necessità di aggiornamento per una patologia spesso poco affrontata.

Ha concluso la mattinata la relazione del dr. Andrea Vesprini Reggente dello Studio Firmano e Direttore Sanitario dell’INRCA, della dr.ssa Fabiola Zurlini, Vice-Reggente e Responsabile della Ricerca Scientifica dello Studio Firmano con la quale è stato presentato anche il nuovo sito web dello Studio Firmano www.studiofirmano.net ed è stato evidenziato il ruolo di primo piano assunto dall’Istituto con l’adesione alla SISUMed (Società Italiana di Scienze Umane in Medicina), fin dalla fondazione della nuova Società scientifica il 22 febbraio 2019 presso La Sapienza Università di Roma. Le Medical Humanities rappresentano la nuova frontiera nella formazione medica e ambito nel quale proprio sul piano didattico si esprime la sintesi tra conoscenze scientifiche ed umanistiche. Le nuove istanze di cui è percorsa la medicina – medicina di precisione e medicina personalizzata – mai come ora richiedono il contributo delle Humanities per fornire al professionista strumenti per la costruzione di un pensiero critico su cui innestare la valutazione e l’utilizzo della conoscenza medica.


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