Nove edizioni, un titolo, per il programma 2020, emblematico del periodo che tutti stiamo vivendo: “Noli me tangere”, cioè non mi toccare. Parlare futuro, la rassegna ideata e diretta da Oriana Salvucci, riparte con la sua formula itinerante, stavolta in versione virtuale. Per il secondo appuntamento, promosso dal comune di Porto Sant’Elpidio, ci sarà in videocollegamento il giornalista Andrea Scanzi. L’appuntamento, via Facebook e Youtube, è per venerdì 18 dicembre alle 21.15.
“Parlare del futuro quando il presente stesso è un fermo immagine sull’incerto, sembra un’assurdità più che una necessità di questa bizzarra epoca moderna. Ma davvero in un tempo in cui la necessità prevale sul buonsenso, il bene comune formato app sul pericoloso confronto aperto, l’assurdo può essere la chiave per aprire la prospettiva del pensiero critico” notano gli organizzatori. Questa la scommessa che la rassegna Parlare Futuro ha fatto per il 2020. Noli me tangere, le parole chiave evangeliche cscelte come fil rouge, sembrano diventate oggi un imperativo igienico irrinunciabile, ma portato sul piano della riflessione critica, sembra come un grido che il tempo che verrà vuole gridare al pensiero standardizzato di non comunicazione del presente, non mi toccare, non mettere schermi tra persone pensanti, non sfiorare nemmeno il diritto di ognuno a comunicare con gli altri per riflettere il mondo e pensarlo e crearlo. Dopo il successo dell’appuntamento di esordio con Franco Arminio, Scanzi sarà virtuale ospite di Parlare Futuro per il comune di Porto Sant’Elpidio. Il suo intervento sarà visibile sulle piattaforme Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCfKkol2_8Bq_5PeSYiS9Duw) e Facebook (https://www.facebook.com/ParlareFuturo.LezioniDAutore) della rassegna.
Il giornalista, aretino, classe 1974, si è laureato a Siena in Lettere moderne con una tesi sul cantautorato italiano di prima generazione. Ha iniziato trattando soprattutto di musica, calcio e politica. Cronista di numerose testate, come Il Mucchio Selvaggio, Il Manifesto, Il Riformista, L’Espresso, Rigore, MicroMega, Hard Gras, Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia e Donna Moderna, ha deciso di dedicarsi dal 2005 solo al quotidiano La Stampa e, dal 2011, al Fatto Quotidiano. Grande amante di musica e teatro, Scanzi ha curato spettacoli su Gaber e De Andrè, e ha scritto saggi e pamphlet su temi di politica, musica, sport ed attualità, come Renzusconi, Salvimaio, Il Cazzaro Verde, I Cazzari del Virus e La Congiura dei peggiori. Ospite fisso di Otto e Mezzo, Cartabianca, Punto Esclamativo e de’ Il Processo del Lunedì, è anche conduttore di programmi di calcio e politica, come Reputation su LA3, Futbol su LA7 e Amici Fragili su Loft. A Parlare futuro racconterà in una lunga intervista il suo punto di vista sui problemi del presente.
“Si rinnova il consolidato sodalizio tra l’Assessorato alle pari opportunità di Porto Sant’Elpidio e la direttrice artistica Oriana Salvucci – nota l’assessore Emanuela Ferracuti – In questa edizione che si terrà nella formula nuova, ma già testata dello streaming, ho voluto fortemente che l’ospite della serata del 18 dicembre fosse il poliedrico Andrea Scanzi, definito dai media la rockstar del giornalismo. Scrittore e giornalista quotato, stimato e richiesto, non solo per le sue capacità dialettiche che lo rendono molto diretto, pungente ed a volte cinico, ma anche per le sue capacità di analisi e la sua preparazione che ne fanno una voce capace di fare una analisi puntuale e precisa della società attuale. Sicuramente nel mondo del giornalismo oramai appiattito quello che più lo contraddistingue è il suo non parlare tra i denti, che fanno di questo personaggio anche una personalità scomoda ai più”.
Per la direttrice Oriana Salvucci, “Parlare Futuro si riconferma come laboratorio del futuro nei vari ambiti dello scibile umano e penso che nell’esercizio del pensiero critico ci sia la nostra possibilità di futuro. Lo stesso fil rouge, Noli me tangere( Non mi toccare), non è solo una condizione igenico-sanitaria, ma una condizione esistenziale. Mai come in questo momento abbiamo avuto bisogno di parole, la parola che narra, la parola che racconta, che spiega, che abbraccia, che comprende, che cura. E sono i poeti, gli scrittori, gli intellettuali a dare voce al nostro grido, al nostro bisogno di senso, alla nostra necessità di futuro. Tale grido sembra aver trovato una voce irrinunciabile nell’ospite del secondo appuntamento della rassegna, Andrea Scanzi, astro splendente del giornalismo italiano. Amato, odiato, dipendente, indipendente chiederemo a lui ragione della funzione del giornalismo nella moderna democrazia in epoca di pandemia. Con lui ripercorreremo le vicende storiche e politiche attuali, il governo Conte, le opposizioni, il futuro.”
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