“La decisione di presentare una mozione congressuale per l’elezione a segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Fermo è scaturita a seguito di un’attenta riflessione, insieme ad altri tesserati di nuova e vecchia militanza, per dare nuovo impulso all’azione politica del partito fermano”. Con queste parole inizia la nota di Alessandro Iagatti il cui nome è al centro di una mozione congressuale, appunto, per l’elezione a segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico della città di Fermo.
“Ripartire con la consapevolezza che il lavoro che attenderà le democratiche e i democratici nel prossimo futuro richiederà rinnovato entusiasmo e competenze. È evidente che il recente risultato alle amministrative non abbia premiato gli sforzi messi in campo dal Partito Democratico e dalla coalizione #FermoFutura, ma è esattamente da qui che ripartiremo. Grazie all’alleanza messa in campo, si sono poste le basi per una compagine di centrosinistra in grado di sviluppare un progetto serio e allo stesso tempo ambizioso di rilancio della città.
Molti saranno i fronti sui quali agire ad iniziare dal consiglio comunale che, grazie all’impegno e alle competenze dei nostri consiglieri eletti, dovrà tornare ad essere luogo di riferimento del dibattito politico ed amministrativo della città. Un costante lavoro di coordinamento tra il partito e – scrive Iagatti – i gruppi consiliari per mantenere alta l’attenzione verso le azioni della giunta e svolgere una opposizione durevole, efficace e propositiva che abbia come scopo primario gli interessi dell’intera cittadinanza. Pertanto, il programma amministrativo sviluppato come #FermoFutura nelle scorse elezioni, rappresenta un piano di sviluppo esteso e ben articolato, capace di analizzare tutte le criticità presenti nel nostro territorio. La natura delle nostre proposte sarà dinamica e capace di evolversi per anticipare le rapide trasformazioni socio-economiche, mantenendo sempre l’obiettivo primario di migliorare il benessere dei cittadini attraverso una visione tipica di un partito di centrosinistra con un forte impulso green volto alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente in cui viviamo.
Altra parte essenziale dell’operato della nuova segreteria sarà la formazione, perché la funzione di un partito è anche pedagogica: far crescere i cittadini, educandoli alla cultura politica e portarli nuovamente a quella attiva. Sulla base di quanto fatto durante la campagna elettorale, il dibattito politico continuerà ad essere esportato nei quartieri, prevedendo di nuove forme di partecipazione con modalità di incontro più aperte e non limitate al tesseramento. Avremo quindi la sfida di sviluppare nuove forme di organizzazione capaci di intercettare le necessità di una società in forte evoluzione attraverso un’azione sul territorio più fluida, dinamica e capillare, rinsaldando il legame tra il Pd e la città. Inoltre l’emergenza Covid ci ha mostrato l’importanza dei nuovi mezzi di comunicazione e la necessità di potenziare luoghi alternativi di dibattito su piattaforme digitali, uno stimolo per sviluppare un Pd 2.0 capace di interagire con un linguaggio nuovo e al passo coi tempi. Ma non per questo ci tireremo indietro, al termine dell’emergenza, nell’organizzazione della Festa dell’Unità, simbolo della voglia di comunità che ci contraddistingue e che ci porta a dibattere di tematiche, anche delicate, che toccano le diverse sensibilità presenti nella cittadinanza.
Traendo ispirazione dalle parole di Enrico Berlinguer “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno“, per il Patito Democratico e il centrosinistra tutto è il tempo della coesione. È necessario, dunque, acquisire la consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi posti passa attraverso lo sviluppo di un approccio di lavoro metodologico, che veda tutte le componenti contribuire in maniera sinergica, valorizzando la pluralità e il rispetto delle sensibilità presenti al nostro interno, considerandole non come elemento divisivo ma come valore aggiunto che salvaguardi e mantenga l’identità del Partito. Un contenitore pluralista che non dimentica la sua naturale vocazione maggioritaria perché capace di assumersi in prima persona la responsabilità di gestire e guidare i cambiamenti sociali. Ne siamo profondamente convinti, la casa del Partito Democratico sarà nuovamente attraente a tutti coloro che sono alla ricerca di una famiglia con cui condividere i valori riformisti, progressisti e ambientalisti propri del centrosinistra. Per questo chiunque abbia voglia di contribuire apportando nuove idee e proposte è ben accetto e può utilizzare l’hashtag #ViviilPD”.
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