Quarant’anni di karate. Buon compleanno al maestro Remo Grassetti. Arrivato quest’anno ai 40 anni di disciplina, settimo dan, il maestro Grassetti si ferma, ma solo per un istante, e ripercorre la sua lunghissima carriera da ‘artista marziale’. Nel suo curriculum spiccano la carica di consigliere nazionale Fiam, e negli anni ’80 e ’90 presenze nella squadra nazionale di karate, che poi ha anche allenato, la presidenza della commissione tecnica federale nazionale, il coordinamento nazionale federale di difesa personale e componente della commissione tecnica della KarateNoMichi. Ma soprattutto quella costante crescita umana, marziale e spirituale che ha fatto di lui uno dei punti di riferimento su scala nazionale, e non solo, per il karate. Dopo 30 anni di karate ha anche brevettato il metodo Mas, non semplicemente un metodo di difesa personale ma una vera e propria formazione per la più complessa gestione delle criticità. Un metodo adottato da molte forze armate e di polizia, su tutte dall’Aeronautica militare. E quel suo percorso oggi riempie le pagine di un libro biografico dal titolo “Karate Man. Da Sarnano a Okinawa: 40 anni di karate come filosofia di vita e pratica educativa”.
“Era mia intenzione presentarlo a Sarnano, il mio paese – spiega Grassetti – ma gli eventi non lo consentono. E così, avendo ospiti illustri a livello nazionale e internazionale, ho preferito attendere. Perché non farlo online? Semplice, perché sono da sempre un sostenitore dell’importanza del rapporto umano, diretto. Il libro gode del sostegno del mio comune, Sarnano, appunto ma anche dei territori come Civitanova Marche, Porto San Giorgio, Fermo e la Comunità dell’Unione dei Monti Azzurri, dove da sempre porto avanti il karate, come pure da due noti imprenditori come Sandro Coltrinari e Giulio Cruciani che hanno preso a cuore la mia missione, praticando anche loro il karate”. “Il maestro Grassetti, in questo libro – racconta l’autore Lucio Biagioni – si mette a nudo, è di una semplicità e di una sincerità a volte disarmanti. Racconta tutto il suo percorso, fatto di disciplina, passione. La prima parte è contraddistinta dall’introspezione, con un Grassetti narrativo di cui, ripeto, colpisce la sincerità. La seconda è composta dalle testimonianze di molte persone che lo hanno conosciuto e apprezzato. Ognuna con aneddoti e episodi che hanno contribuito a creare col maestro un legame indissolubile, unico. La terza è un ‘album’ della sua vita. Non stiamo certo parlando di un libro celebrativo quanto piuttosto di un messaggio, nero su bianco, di un concetto educativo incarnato nel maestro”. “Il karate – rimarca Grassetti – è un’arte marziale che guida in un percorso di crescita personale, e quindi sociale. Di certo non è violenza come qualcuno vuole far credere, è tutt’altro, è la summa di valori, di principi, di ideali rapportati alla quotidianità. E’ una via che conduce al miglioramento costante, continuo”. Il materiale editoriale e fotografico è stato curato da Gabriele Censi mentre le foto sono di Athos Agresti Happacher, “per un lavoro editoriale iniziato anche grazie ai preziosi consigli – conclude il maestro Grassetti – dell’amico e giornalista Maurizio Verdenelli”.
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