Pd Marche: ”La giunta
Acquaroli immobile di fronte
alle esigenze della scuola”

REGIONE - Il gruppo dei consiglieri regionali marchigiani del Partito Democratico contro la scelta del governo regionale di prolungare la didattica a distanza fino alla fine di gennaio per gli istituti superiori

 

 

Maurizio Mangialardi

“Che la scuola non sia una priorità per la destra al governo della Regione è un dato di fatto. Lo slittamento del ritorno in classe a febbraio per gli studenti delle scuole superiori è frutto non solo dell’incapacità di presidente e giunta, ma anche della loro indifferenza alle esigenze dei ragazzi e dello sprezzante atteggiamento nei confronti della funzione educativa dei docenti”.

Così i consiglieri regionali del Partito Democratico nel commentare l’ordinanza del presidente Francesco Acquaroli riguardante il prolungamento della didattica a distanza fino alla fine di gennaio per le scuole superiori.

“Una decisione inutile e incomprensibile, anche perché non tiene conto né degli investimenti realizzati dalle scuole per garantire, tra l’altro efficacemente, lo svolgimento delle lezioni in sicurezza né, fatto ancora più grave, dell’incidenza psicologica sui ragazzi, con il rischio di alimentare anche il già troppo diffuso fenomeno della dispersione scolastica”, proseguono.

“Rispetto alla prima fase della pandemia – aggiunge Mangialardi – quando eravamo tutti di fronte a un evento drammatico e imprevedibile, oggi si sarebbe potuto procedere con una modalità di didattica a distanza integrata, prevedendo almeno il 50% delle ore lezione in presenza. Per il progressivo rientro in classe sarebbe stato sufficiente avviare un servizio simile a quello della Regione Lazio, dove a tutto il personale scolastico e agli studenti dai 14 ai 18 anni è data la possibilità di fare il tampone rapido, gratis e senza prescrizione medica, nei drive in regionali. Invece no, il duo Acquaroli-Saltamartini ha preferito buttare soldi in un inutile screening di massa anziché pensare ad azioni più puntuali e mirate riguardanti specifici settori, proprio come quello della scuola, o a investire risorse per il potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale, dove certamente si poteva fare di più e di meglio per aumentare il numero delle corse dedicate agli studenti”.

“Purtroppo – ha concluso Mangialardi -, è evidente che il presidente Acquaroli e i suoi assessori, in preda a un perenne stato confusionale e spinti da un viscerale antagonismo nei confronti del governo nazionale, non hanno solamente perso la bacchetta magica sfoggiata durante l’intera campagna elettorale, ma non sono neppure in grado di mettere in campo i più basilari elementi di buon governo a favore della collettività”.

 


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