di Federica Broglio
Una eccellenza dell’artigianato locale che si è tramandato di generazione in generazione, che continua ad essere garanzia di qualità e genuinità, e che nel 2023 festeggerà il 50esimo anno di attività. Il Panificio Verdecchia di Porto San Giorgio ha fatto il suo punto di forza integrando tre elementi chiave: le materie prime di qualità, le ricette antiche della tradizione e l’utilizzo di macchinari tecnologici e moderni che garantissero comunque una lavorazione artigianale.
Nato dalla passione e dalla tenacia di Santino Verdecchia che il 19 marzo del 1973 aprì la sua prima bottega di 80 metri quadri, all’interno della quale impastava e preparava il pane con amore e dedizione per i suoi clienti, dopo nemmeno 10 anni di lavoro e sacrifici fu aperto il locale di via Aspromonte con un laboratorio di 700 metri quadri dove si poteva ampliare la produzione e soddisfare un sempre maggior numero di acquirenti che apprezzavano le sue “creazioni”. Perché proprio di questo si trattava, di sapienti creazioni di panificazione.
La ricerca di Santino di materie prime di qualità, partendo proprio dall’utilizzo del lievito madre, ha saputo premiare la sua capacità di interpretare i gusti e le esigenza dei fruitori, sempre più alla ricerca di prodotti naturali e sapori antichi. Su questa scia i figli Gianluca, Simona e Federica, a cui Santino ha saputo trasmettere la passione per questo lavoro, hanno voluto proseguire la tradizione, affiancandolo e unendosi a lui per far crescere l’azienda.
Il capofamiglia, ora 81enne, ancora lavora ed è l’asse portante dell’attività, anche se i compiti sono stati distribuiti nella gestione di un Panificio che conta tre punti vendita a Porto San Giorgio: Gianluca si occupa del reparto del pane, Federica di quello dei dolci, mentre Simona di tutti gli aspetti amministrativi.
Se si entra in uno dei negozi di via Aspromonte, via Giuseppe Mazzini e via Leopardi non si può non rimanere inebriati dai profumi, dalla varietà di produzioni e dalla golosità dei dolciumi che abbondano nel bancone e negli scaffali, ma soprattutto dalla vasta scelta di prodotti preparati con ogni tipologia di farine e cereali speciali, rigorosamente di origine italiana, per soddisfare anche i palati più esigenti. Tra le prelibatezze più vendute durante le festività natalizie, il Fristingo, il dolce tipico del fermano – i cui ingredienti “segreti” sono custoditi gelosamente dal padre Santino – è la specialità più apprezzata e ricercata, tanto da trovare successo ed essere richiesto anche da fuori regione.
La famiglia Verdecchia però non si è fermata qui, dimostrando capacità imprenditoriale, sempre pronta a guardare al futuro con entusiasmo e coraggio, investendo costantemente in nuovi macchinari e rispettando, per convinzione e forma mentis, le norme igienico-sanitarie, talvolta superando gli standard previsti per legge.
Il Panificio si è ampliato, è cresciuto, mantenendo la sua caratteristica artigianale, ma offrendo i suoi prodotti anche ai supermercati di Marche e Abruzzo, forte dei suoi 15 dipendenti e di un parco macchine e furgoni per la distribuzione diretta.
Il contributo dei figli è stato fondamentale per la crescita del brand Verdecchia, sia per la capacità di leggere l’andamento del mercato, sia per l’analisi delle esigenze di una clientela sempre più orientata al comfort food, piatti semi pronti, veloci e genuini. Da qui nasce nel 2006 l’idea di successo del Panbon, il nuovo marchio della famiglia Verdecchia, partito inizialmente come pane precotto e surgelato, pronto in 10 minuti, poi diversificatosi in focacce e pizze, la cui caratteristica altamente gradita dalla clientela è proprio quella di avere, alla degustazione, il sapore del cibo fresco appena sfornato.
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