RIENTRO A SCUOLA
Il presidente Steat: “Pronti a garantire il trasporto per il ritorno in classe al 50%”
VIDEO INTERVISTA

FERMO - Fabiano Alessandrini ospite di Radio Fermo Uno. Il problema del parco mezzi si pone nel momento in cui la percentuale degli studenti dovesse aumentare a fronte di una confermata limitazione dei mezzi di trasporto alla metà del servizio completo.

 

 

 

di Paolo Paoletti

“Siamo pronti a garantire il trasporto pubblico con il ritorno degli studenti a scuola al 50% in programma nelle prossime settimane”. Il presidente Steat Fabiano Alessandrini, ospite questa mattina di Radio Fm1, annuncia come la società sia in grado di far fronte ad un ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori al 50%.

Il problema del parco mezzi si pone nel momento in cui la percentuale degli studenti dovesse aumentare a fronte di una confermata limitazione dei trasporti alla metà del servizio completo.

Da qui Alessandrini tira le somme di un anno di impegno e di grandi cambiamenti nel servizio scolastico: “Il trasporto pubblico, in tutta la fase pandemica, è stato forse l’ unico settore ad aver mostrato tempestiva flessibilità garantendo sempre, con  i dovuti accorgimenti, la possibilità di fruizione del mezzi.  C’è stata una prima fase che ha visto la presenza a scuola dei ragazzi al 100% e  la limitazione del trasporto pubblico all’80% della capienza consentita. Ci siamo subito attivati con un incremento dei mezzi e del personale a abbiamo adottato tutti gli accorgimenti legati alla tutela sanitaria dei nostri operatori e dei passeggeri”. Va detto che la Steat è stata tra le primissime aziende, ormai un anno fa, a garantire al personale tutti i dispositivi di protezione adeguati, anche in momento in cui reperire mascherine era davvero difficile.

Alessandrini che parla poi del periodo successivo: “La seconda fase ha visto la riduzione al 50% della presenza a scuola e contemporaneamente al 50% anche quella a bordo dei mezzi.  Steat che ha provveduto ad una nuova riorganizzazione con l’utilizzo anche di steward che controllassero non solo gli ingressi a bordo degli autobus, ma anche i distanziamenti e le mascherine. Il problema è arrivato con quella che è una nuova possibilità prevista dal Dpcm, ovvero portare la presenza in aula al 75% lasciando però la capienza degli autobus al 50%. Da qui è scaturita tutta la discussione. Diventa difficile portare il 75% degli studenti a scuola con gli stessi orari di ingresso e di uscita con i mezzi al 50%”.

Si è parlato di come, per coprire le esigenze del Fermano, sarebbero necessari circa 30 autobus forniti da privati. Questi ultimi hanno chiaramente spiegato  come le tariffe regionali non siano adeguate a garantire un rientro dei costi e dunque all’impossibilità della autolinee di offrire il proprio contributo a parità di copertura delle sole spese senza alcuna volontà di guadagno.

Da qui la proposta di Alessandrini:” Ci sarebbe una soluzione che consentirebbe il ritorno in classe degli studenti anche al 100% e la garanzia del trasporto pubblico nel rispetto di tutte le normative. Questo sarebbe possibile se venissero scaglionati gli orari delle lezioni e di conseguenza l’ingresso e uscita degli studenti. In questo modo lo stesso autobus potrebbe garantire il trasporto di tutti gli studenti suddivisi per fasce orarie, consentendo una didattica in presenza e la piena sicurezza nel distanziamento del trasporto pubblico locale”.

 


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