Germano Rocchi, direttore del servizio elisoccorso delle Marche
Elicotteri che sorvolano di notte i tetti del Fermano e dell’Ascolano: si tratta dell’eliambulanza con a bordo i piloti che si stanno addestrando per l’intervento notturno, come è nei piani dell’Asur dal post sisma.
Lo hanno confermato Germano Rocchi, direttore del servizio eliambulanza delle Marche, e Flavio Paride Postacchini, direttore della Centrale Operativa del 118 di Ascoli, preposto all’attivazione del velivolo di soccorso sia per il Fermano che per il Piceno.
Per potenziare il servizio di emergenza sono state realizzate basi di atterraggio, predisposte per il volo al buio, in diverse località delle Marche, soprattutto nelle aree interne più scomode da raggiungere e più lontane dai principali centri ospedalieri.
Sono già state avviate, alcune concluse, sette nuove basi, a Comunanza, Acquasanta, Montegallo e Montemonaco nel Piceno, Montegiorgio nel Fermano, Visso e Fiastra nel Maceratese.
Saranno 34 in tutta la regione le piste abilitate all’atterraggio di notte, 27 delle quali già esistenti ed in fase di adeguamento.
“Una buona rete di 118 è una garanzia alla funzionalità del sistema emergenza», ha detto il dottor Postacchini.
E il volo notturno dell’eliambulanza ne sarà parte integrante tra pochi giorni. O almeno si spera. Perché le piste sono quasi tutte pronte (leggi qui l’intervista al dottor Germano Rocchi sull’attivazione del volo notturno)
«L’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) – spiega il direttore del 118 – ha approvato la piazzola Soi della Protezione Civile di Ascoli, in zona Pennile di Sotto. Sto aspettando la ratifica del via libera all’utilizzo. Nel frattempo i piloti stanno facendo addestramento. Ecco perché si sentono volare sui tetti della città.
La prossima settimana ci sarà il collaudo di punti di atterraggio non standard. Il nodo da sciogliere, però, al momento, è un altro
“Manca il via libera – spiega Postacchini – all’abilitazione del volo notturno nella pista del “Torrette” di Ancona. Al momento, se l’eliambulanza si attivasse di notte dovrebbe atterrare all’aeroporto di Falconara per essere trasferito all’ospedale di Ancona con l’ambulanza. Ecco quindi che verrebbe azzerato il vantaggio dell’attivazione del velivolo di soccorso rispetto al trasporto su gomma”.
m.n.g.
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